Università della terza età una chiusura da record con quasi 1300 iscritti

Bumbaca Gorizia 15_10_2010 - Cormons, inaugurazione UNITRE Felluga - Foto di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 15_10_2010 - Cormons, inaugurazione UNITRE Felluga - Foto di Pierluigi Bumbaca

Cormons. Una macchina da guerra culturale capace di mobilitare più di 1.300 persone. È l’Università della Terza Età di Cormons che ha chiuso nei giorni scorsi l’anno accademico con un bilancio più che positivo, confermandosi come una delle principali associazioni impegnate nel campo della cultura a Cormons e, in generale, in tutto l’Isontino. I numeri parlano chiaro: 1.128 sono gli studenti che hanno partecipato ai corsi svoltisi in prevalenza sotto il Quarin, ma anche a Gradisca e a Mossa, con 173 docenti che a titolo volontaristico hanno prestato servizio per formare ed educare gli iscritti in 207 corsi tra attività di insegnamento (148) e di laboratorio (59).

«I corsi effettuati a Cormons sono stati 159 – specifica il presidente Michele Di Maria – mentre a Mossa sono stati 23 e a Gradisca 21: ne abbiamo poi sospesi durante l’anno quattro. I corsi di insegnamento sono passati da 130 a 148, i laboratori e le attività varie da 64 a 59. Tra gli iscritti spiccano le donne, 790 contro 338 uomini». Le cifre riguardanti gli iscritti sono costantemente aumentate nell’ultimo decennio, con un minimo calo quest’anno: si è passati dai 604 del 2009 ai 1.140 dello scorso anno, con 12 unità in meno nell’annata appena conclusa. «Ma sono stati sospesi dei corsi», precisa Di Maria.

Tra coloro che frequentano l’Unitre, 320 provengono da Cormons, 52 da Mossa, 128 da Gradisca e 628 dai comuni limitrofi delle province di Gorizia e Udine. Il Comune che fornisce più iscritti oltre a Cormons è Gorizia: dal capoluogo isontino arrivano 154 studenti. Curioso anche il dato di questi ultimi: sono 15 quelli tra 18 e i 29 anni e 83 tra i 30 ed i 45, a testimonianza che l’Unitre non è solo cosa per pensionati. Sono invece 257 tra i 46 ed i 59 anni; 432 tra i 60 ed i 69 anni; 268 tra i 70 e i 79 anni, mentre sono ben 59 gli ultraottantenni. In tutto sono state 4.600 le ore di lezione svoltesi nell’anno appena concluso, a cui vanno sommate 7.900 ore impiegate per le altre attività tra segreteria e uscite culturali. –

M. F.

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