«Unieuro vuole chiudere un punto vendita Dipendenti da salvare»
Tavolo sindacale aperto, ieri mattina, sul futuro del punto vendita di Unieuro a Roveredo in Piano: l’azienda si rafforza nel centro commerciale di Fiume Veneto e Uil-Tucs e Cisl-Fisascat hanno chiesto garanzie per tutti i lavoratori. Sono 25 in organico nell’ex Euronics in attesa di capire quale sarà il loro destino. «Chiuderà lo spazio vendita a Roveredo – spiega Antonio Ciancio sindacalista Uil-Tucs –. Era nell’aria da anni, dopo la chiusura nel centro commerciale di Ovvio. Chiediamo a Unieuro di mantenere in organico 25 dipendenti: quelli acquisiti dall’ex Euronics al Gran Fiume e quelli “storici” in via Pionieri dell’Aria».
Non uno di meno, i sindacalisti fanno muro e l’assemblea sindacale con i lavoratori sarà in agenda questo lunedì, a Roveredo. Il «no comment» è arrivato dall’azienda. Unieuro ha rilevato ad ottobre sette negozi, compreso il punto vendita di Fiume Veneto, parte dell’acquisizione di un ramo d’azienda di Galimberti spa. L’ex Euronics in Friuli, Veneto, Trentino e Friuli era in concordato preventivo e il costo di acquisizione è stato pari a 2,5 milioni di euro per una superficie commerciale complessiva di circa 7000 metri quadrati, a fronte di un fatturato in crescita atteso di circa 50 milioni di euro.
Unieuro è uno dei maggiori distributori di elettronica di consumo e di elettrodomestici per numero di punti vendita in Italia: ha annunciato nuove azioni di rafforzamento selettivo della propria rete di negozi in Friuli, Veneto, Trentino.
A luglio e agosto l’azienda ha sottoscritto accordi distinti con i proprietari di due immobili finalizzati all’apertura di altrettanti nuovi punti vendita in spazi precedentemente occupati da insegne concorrenti: a Trieste e Verona; e sono otto i nuovi punti vendita Unieuro nel Triveneto, che si andranno ad aggiungere ai preesistenti 36. Il risultato sarà una copertura capillare nel Nordest. —
C.B.
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