Un’altra vittoria di Jacopo: la piscina ha il sollevatore

cordenons
Un’altra “vittoria” di Jacopo Verardo. Inaugurato il sollevatore mobile per la messa in acqua delle persone con difficoltà motoria donato alla Gymnasium grazie a una raccolta fondi partita a febbraio con un concerto al Centro Moro. Costa 6.300 euro e servirà a queste persone per entrare in acqua, sentendosi il più possibile a loro agio e godendosi senza pudori i bagni e l’attività sportiva.
Durante i mesi estivi il sollevatore verrà utilizzato nelle piscine all’aperto alla Gymnasium Water age di Cordenons, il resto dell’anno nell’impianto natatorio coperto Gymnasium di Aviano, che è sede dello Special team, la squadra di atleti composta da persone con bisogni speciali.
Il progetto si chiama “Anch’io in acqua” ed è stato promosso da Milena Favalessa, la mamma di Jacopo Verardo, il 17enne di Cordenons in carrozzina perché affetto dalla distrofia di Duchenne e Beker, e dalla sua famiglia con l’aiuto dei soci della Scuderia Ferrari di Pordenone e in collaborazione con la stessa Gymnasium.
Il primo a testare in acqua il sollevatore è stato proprio Jacopo, nelle piscine esterne della Gymnasium Water Age di Cordenons, esprimendo la gioia di poter fare il bagno con maggiore autonomia e senza bisogno di un eccessivo contatto con il suo accompagnatore. Il sollevatore è in grado di trasportare una persona dallo spogliatoio fino alla piscina e di accompagnarla direttamente in acqua.
La famiglia Verardo fa parte dell’associazione Project Parent, di cui Jacopo è il testimonial, ma questa del sollevatore è un’iniziativa “personale” della famiglia stessa e si è concretizzata grazie al contributo di Knife Racing Rally Piancavallo, Asd triveneto Karting Club Sacile, Asd Scuderia Ferrari club Pordenone, Gymnasium Pordenone, Friulovest Banca filiale di Porcia, nonno Angelo, Digi Project.
«Grazie a loro si è potuto mantenere la parola data di consegnare il sollevatore alla Water age di Cordenons per l’estate, obiettivo che era stato seriamente minato dal Covid-19 – sottolinea Favalessa –. Ora tutti potranno beneficiarne e godere del sole estivo e delle piscine all’aperto in sicurezza e autonomia».
«Jacopo – aggiunge Claudio De Iuri, direttore tecnico della Gymnasium – è cresciuto nell’ambiente della Gymnos e grazie a lui ora abbiamo imparato qualcosa in più rispetto all’approccio che dobbiamo tenere nei confronti della disabilità, per rispettare la dignità delle persone. Da bambino – ricorda – Jacopo veniva accompagnato in acqua dal nostro personale. Anche ora che è grande noi pensavamo di fare la cosa giusta continuando ad aiutarlo. È stata la mamma – aggiunge De Iuri – a farci capire il bisogno del figlio di essere più autonomo, perché a volte la disponibilità all’aiuto può limitare l’altro. In pochi mesi ha saputo mettere insieme una squadra di sostenitori e dotarci di un ausilio che ora sarà a disposizione di tutti».–
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