Una vita spesa per assistenza e volontariato

CERVIGNANO. Una vita spesa per aiutare gli altri, una ragazza dal cuore d’oro che sapeva farsi amare e ben volere da tutti. Cervignano piange la scomparsa di Michela Mucchiutti, 42 anni, infermiera specializzata dell’elisoccorso del 118 regionale e collaboratrice della Croce Verde Basso Friuli, dove teneva i corsi per formare i volontari e quelli di primo soccorso, morta in un incidente stradale accaduto ieri pomeriggio, vicino a Bressanone. Stava partendo per le ferie, era diretta in Irlanda assieme ad alcuni amici, Michela. A tradirla è stata la sua grande passione: la moto, che teneva come un gioiello, racconta chi la conosceva bene. Molto conosciuta in tutta la Bassa, Michela abitava da sola in via I Maggio. Ieri, la notizia della sua prematura scomparsa si è diffusa anche a Ruda, dove abitano la mamma Gabriella, il papà Giuliano e il fratello Andrea, tutti volontari della Croce Verde Basso di Cervignano.
Sconvolti dal dolore anche i colleghi. «Una valida professionista, aveva da poco terminato un master in infermieristica – commenta Giulio Trillò, medico della centrale operativa dell’elisoccorso del 118, cui è toccato il compito, straziante, di avvisare i genitori –. Era sempre presenta e pronta a dare una mano agli altri. Stava partendo per un viaggio che desiderava fare da tanto tempo. Quando è successo l’incidente i suoi amici, due infermieri del 118, stavano viaggiando davanti a lei. Ad un certo punto si sono girati ma lei non c’era. Sono tornati indietro e hanno visto l’incidente. Hanno pensato si fosse fermata per soccorrere qualcuno, come faceva spesso, invece si sono resi conto, poco dopo, che Michela era rimasta coinvolta nel sinistro».
Addolorati anche i volontari della Croce Verde. «Siamo affranti ed increduli – dice il presidente, l’avvocato Diego Modesti - Michela è parte della storia della Croce Verde. Una professionista dalle capacità eccelse e una persona dalle non comuni doti umane.É stata con noi fin dall’inizio della nostra avventura a Cervignano e, in questi anni, ha contribuito, come volontaria ed infermiera, alla crescita della nostra associazione. Questa sera (ieri ndr) avrebbe dovuto esserci l’assemblea annuale dei volontari e proprio per il grande dolore abbiamo deciso di rinviarla. Persona seria, generosa, cordiale e dotata di profondo spessore umano, Michela lascia in tutti noi un vuoto incolmabile».
In lacrime il direttore, Roberto Drusetta. «Prima di partire per le ferie era venuta a salutarmi – racconta – mi ha detto che era stanca e che aveva bisogno di qualche giorno per rilassarsi e recuperare le energie. Le ho augurato buon viaggio e le ho raccomandato di stare attenta con la moto. Purtroppo non è servito».
Elisa Michellut
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