Una pista ciclabile unirà i parchi Cormôr e Torre

Tavagnacco, Maiarelli: il progetto è stato portato all’Assemblea dei sindaci Otto km di percorso sicuro per due ruote e pedoni che attraversa Udine e Reana
TAVAGNACCO. Dal parco del Cormôr al parco del Torre senza intoppi né intralci. Da est a ovest, su una bicicletta o a piedi, in totale sicurezza, su strade illuminate e perfettamente collegate con il centro del comune e con i suoi servizi. È un progetto ambizioso, quello voluto dal Comune di Tavagnacco, ma più che mai necessario. Lo scopo dell’amministrazione è facilitare, tramite un intervento che ha carattere urbano ma anche ludico, l’attraversamento del territorio superando ben cinque “nodi” stradali (la Tresemane, la strada provinciale 51, la roggia, la ferrovia e via Bariglaria). Si parte da 70 mila euro di costi di progettazione.


«È uno dei progetti che ho portato in Assemblea dei sindaci nell’ambito dell’intesa strategica firmata tra Uti e Regione, condiviso anche con l’assessore ai Lavori Pubblici, Paolo Abramo, e il consigliere alla Mobilità, Massimo Faleschini – spiega il sindaco Gianluca Maiarelli –. L’intervento riguarderà anche i Comuni di Reana e Udine, per un totale di circa 8 chilometri».


Si comincia dall’imbocco dell’Ippovia, a Colugna. «Qui c’è il primo “nodo” – afferma il primo cittadino – dove metteremo in sicurezza l’attraversamento. È un intervento richiesto da tempo dai cittadini».


Si passa poi alla frazione di Feletto Umberto, all’incrocio tra via Micca e via Galilei, dove è già stato installato un semaforo per accompagnare l’attraversamento dei ciclisti. «Si tratta di via Benedetto Croce, una strada bianca di circa 450 metri che andrà illuminata».


Si prosegue con la zona tra l’Hotel Moderno, in via Nazionale, e il complesso commerciale che si trova di fronte: l’obiettivo è creare un sottopasso che consenta di attraversare in sicurezza la Tresemane, con un intervento anche nel parcheggio del centro commerciale. In via 1° maggio, una strada sterrata, si agirà invece sull’illuminazione.


All’incrocio con via Molin Nuovo si procede poi su via della Roggia. A quel punto si aprono due percorsi. «Il primo è quello più ludico, che tocca l’area Binutti ad Adegliacco e prosegue sulla pista ciclabile – aggiunge il sindaco – Una volta incontrato il sottopasso della ferrovia, in zona Santa Fosca, c’è un sentiero che potrebbe essere sistemato. In questo modo si raggiunge poi via Bariglaria».


Qui, con la realizzazione di un semplice attraversamento, si arriverebbe dunque ad un sentiero, già esistente ma che andrebbe riqualificato e infine in via San Bernardo.


Il percorso alternativo, più diretto, prosegue invece su via San Bernardo. «Alla fine dell’abitato vorremmo creare una pista ciclabile fino all’incrocio con via Bariglaria – specifica Maiarelli – e cogliere l’occasione per realizzare una rotonda».


Questo è il primo (doppio) collegamento tra parco del Torre e quello del Cormôr. Ne esiste però un altro, possibile, che sfrutta la zona più a nord del comune.


Una volta illuminata la pista ciclabile di via XXIV maggio a Feletto Umberto, l’intenzione dell’amministrazione comunale sarebbe quella di realizzare una pista ciclabile su strada che colleghi Tavagnacco e Pagnacco.


«C’è l’impegno della Regione a finanziare l’opera nel 2018/19 – conclude il sindaco – Appena arriveranno i soldi, daremo l’incarico».


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