«Una nuova cava? meglio usare la ghiaia estratta dal lago di Barcis»
roveredo in piano
Utilizzare la ghiaia del lago di Barcis invece che scavare ulteriormente in pianura. È la proposta che il consigliere della Civica Roveredo Giovanni Biason ha portato al tavolo con la proprietà della cava delle Villotte.
Un impianto che sarà ampliato fino a lambire il comune di Roveredo in Piano, dove un gruppo di cittadini ha espresso la contrarietà. In consiglio comunale è stato approvato un ordine del giorno all’unanimità con una serie di richieste, tra cui un incontro tra il sindaco Paolo Nadal e due rappresentanti della maggioranza e delle opposizioni. Riunione alla quale per le minoranze ha partecipato Biason.
«Abbiamo chiesto due cose come Civica Roveredo – afferma –: utilizzare la ghiaia del lago di Barcis senza procedere e arretrare le escavazioni di 100 metri dal fronte delle case. L’azienda ha detto che se la Regione autorizzasse di escavare più in profondità si potrebbe compensare quello che si perde».
Un’operazione non semplice perché dovrebbe essere autorizzata dalla Regione, tenero conto di una serie di fattori non ultimo la falda.
Biason sottolinea anche che l’impresa ha detto di far parte di un consorzio che ha proposto di realizzare il ponte sulla riva destra del lago di Barcis per lo sghiaiamento: «Questo mi fa dire – prosegue – che la soluzione che avevamo in mente è fattibile». Quella cioè di sopperire alle necessità di ghiaia con quella prelevata dal lago della Valcellina, piuttosto che aprire o ampliare cave. «Il dato importante – conclude – è che invece che continuare a consumare territorio si può utilizzare la ghiaia del lago di Barcis senza scavare ulteriormente il territorio di pianura».
Dopo l’incontro adesso il sindaco Paolo Nadal scriverà una lettera in cui formalizzerà all’azienda le proposte dell’amministrazione.—
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto