Una dieta a prova di Antartide per la sfida di Danilo Callegari
“Antarctica Extremè”, l’impresa dell’esploratore friulano ed esperto di sport estremi Danilo Callegari, iniziata il primo novembre in Antartide, è sostenuta da un piano particolare di nutrizione e integrazione alimentare, unico nel suo genere, a misura dell’atleta, a cura della Biofarma spa di Mereto di Tomba.
Nove i mesi di progettazione e sviluppo di un team specializzato del polo industriale che produce dispositivi medici e integratori alimentari, il quale ha testato la tollerabilità dei prodotti durante la fase di ambientamento in Islanda. Una sfida nella sfida, poiché nel compimento di questa delicatissima impresa che consiste nella scalata della cima continentale più alta, nel raggiungimento del Polo Sud Geografico e nel lancio in solitaria con il paracadute, si presentano vari livelli di complessità. Primo tra tutti il proporre un piano alimentare coerente con abitudini e fabbisogni dell’atleta con un confronto puntuale con i nutrizionisti. In secondo luogo la necessaria riflessione sulla condizione fisica di Callegari in Antartide e lo studio per permettere all’atleta di alimentarsi in ambiente arido e gelido, tenendo conto che avrebbe viaggiato su una slitta di 150 kg che lui stesso avrebbe dovuto trainare per 1.200 km.
L’R&D Biofarma ha per questo formulato sostituti di alimenti dalle proprietà nutritive concentrate, proposti in forma innovativa, leggeri, compatti e facili da trasportare, in confezioni monodose, pratiche da aprire e consumare anche in ambienti ostili. Un’altra componente di difficoltà è stata la considerazione dell’incidenza nell’impresa della dimensione psicologica in un ambiente totalmente bianco e piatto come l’Antartide. Per questo motivo, l’R&D Biofarma ha studiato la psicologia del gusto di Danilo, mettendo a punto alimenti fedeli ai sapori delle pietanze più amate dall’atleta, sia per spezzare la monotonia del gusto sia per consentirgli di tornare con la mente, attraverso il palato, al consumo del pasto vissuto nella quotidianità.
L’aspetto cromatico è stato anche fondamentale. Il colore degli ortaggi contenuti negli alimenti permetteranno a Callegari in questa impresa, che si concluderà a giorni, di distrarre lo sguardo dal bianco artico circostante. —
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