Una “catena di Sant’Antonio” per padre Pio «Porta la preghiera in chiesa, avrai la grazia»

SACILE. «Tre Padre, tre Ave, tre Gloria e chi troverà questa preghiera di padre Pio ne faccia 25 copie e ne porti ogni giorno una in chiesa: riceverà una grazia impossibile». Boom di devozione per il santo di Pietrelcina intrecciata stretta alla catena di Sant’Antonio, a Sacile. La ricetta delle 9 orazioni sta nell’edicola votiva, che è incassata nel cavo d’albero vicino a via Cavour. Dove si mescolano devozione popolare, fede e “quella” catena in odor di superstizione. In tempi di crisi e di caduta verticale delle certezze, sembra l’ennesimo spuntone di roccia per non disperare.
Al posto della “torta di padre Pio”, nota anche come "dolce della fortuna di padre Pio" che va mescolato e cotto in 10 giorni (altro che lievitazione, si rischia di smontare i tuorli), pare che funzioni meglio della classica catena del Santo patavino. Quella classica di Sant’Antonio è un sistema rodato per propagare un messaggio inducendo il destinatario a produrne molteplici copie da spedire, a propria volta, a nuovi destinatari. È considerato un tipo di meme e la cosa ha attecchito, a modo suo, anche sull’asse “della fede” che da via Cavour sfoga verso il Livenza, sulla passerella delle Prigioni.
Un foglietto volante detta la “grazia impossibile”, a portata di mano e di spirito per chi sosta in preghiera davanti al tempietto arboreo del Santo. Il culto popolare è nato quasi per caso. «Ho sistemato anni fa l’immagine di Padre Pio – racconta Angela Miotti, che ha fatto nascere la devozione su strada in città –. Cinque anni fa ho avuto una visione sul ponticello di legno». La fede vince tutto, nella vita. «Ero ferma, vicino alle sponde del fiume e ho visto la sagoma di un frate – ha raccontato –. Ho aspettato, ma dopo un po’ è sparito. Mia suocera, buonanima, era devota a padre Leopoldo da cui diceva di avere avuto una grazia. Era santo a Padova e ho cominciato a pregarlo».
L’immagine di padre Leopoldo è, poi, durata poco, finita nel mirino dei vandalismi notturni. «Un’amica ha avuto l’idea di creare l’edicola nuova con la foto di padre Pio – ha riepilogato –. Con la Wilma abbiamo offerto un punto di preghiera per i passanti». Dalla preghiera alla catena: tutto in un amen.(c.b.)
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