Una caldaia prende fuoco alla Facea

Danni contenuti all’esterno del capannone grazie all’intervento dei vigili del fuoco
Di Lucia Aviani
Moimacco 17 Gennaio 2016. Incendio fabbrica Facea. © Foto Petrussi
Moimacco 17 Gennaio 2016. Incendio fabbrica Facea. © Foto Petrussi

MOIMACCO. Fiamme all'alba, ieri, nello stabilimento della ditta Facea srl, azienda della zona industriale di Moimacco specializzata nella produzione di battiscopa e di altri prodotti in legno. Erano quasi le 7 quando il personale della fabbrica, affacciata sulla strada che porta a Orzano di Remanzacco e contigua ai capannoni della De Longhi, si è accorto che una caldaia posizionata all'esterno della struttura (sul lato destro, guardando in direzione di Orzano) aveva preso fuoco. Immediato l'allarme, tempestiva l'azione di soccorso: nel giro di qualche minuto sono arrivati sul posto due mezzi dei vigili del fuoco, partiti dal distaccamento cividalese del Comando provinciale di Udine. La prontezza dell'intervento ha permesso di contenere i danni e di evitare che il rogo si propagasse nel fabbricato, intaccando gli interni: contenuto, dunque, il bilancio dell'incidente, le cui ripercussioni si sono appunto limitate al settore esterno e, per giunta, a una porzione ristretta di capannone, posto che i deterioramenti interessano solo la fascia della caldaia incendiatasi. Ancora in via di accertamento le ragioni che hanno provocato la vampata, che sarebbero comunque di natura accidentale; in fase di computo pure l'entità del danno, che non risulterebbe tuttavia di particolare gravità. Merito della velocità dei soccorsi, come detto, perché se l'arrivo dei pompieri non fosse stato così rapido le conseguenze - vista la tipologia del materiale trattato dalla Facea srl, interamente ligneo - sarebbero state ben più pesanti. Le fiamme sono state domate piuttosto in fretta, ma le due squadre dei vigili del fuoco sono poi rimaste al lavoro per alcune ore, per eliminare ogni possibile elemento di rischio e bonificare perfettamente i settori contigui alla caldaia distrutta. Si è proceduto, fra l'altro, allo smontaggio di tutti i condotti presenti nel punto in questione, perché erano pieni di segatura infiammata. Anche per tale ragione le operazioni si sono protratte per l'intera mattinata: le attività si sono concluse poco prima delle 12, quando la situazione, ormai, era tornata pienamente sotto controllo.

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