Un malore stronca Claudio Rinaldi, giornalista e anima del calcio dilettantistico

UDINE. Il mondo del giornalismo e dello sport è in lutto per l'improvvisa scomparsa di Claudio Rinaldi, 59 anni, ferroviere in pensione e che per molti anni si è occupato di calcio dilettantistico prima sulle pagine de Il Gazzettino, successivamente su quelle del Messaggero Veneto.
Rinaldi, che abitava a Pasian di Prato, stava trascorrendo un periodo di vacanze a Tarvisio. E proprio da Tarvisio, nella mattinata di giovedì 20 agosto, è partito in bicicletta per un'escursione assieme ad alcuni amici.
Dopo essere arrivato a Kranjska Gora, il gruppo ha deciso di fare rientro. Giunto a Fusine, Rinaldi si è sentito male. Si è accasciato a terra e la prima a soccorrerlo è stata una dottoressa, che si trovava sul posto e che ha provato a lungo a rianimarlo. Non c'è stato nulla da fare. Sul posto sono accorsi anche il 118, i carabinieri e i vigili del fuoco.
Rinaldi era uno dei collaboratori sportivi più apprezzati della regione. Nutriva una grande passione per il calcio, ma soprattutto per il mondo dei dilettanti. Da anni con il Messaggero Veneto curava il premio "I nostri undici", riservato ai migliori calciatori del settore.
Nel 2009 Rinaldi aveva vissuto una tragedia familiare: il figlio Riccardo perse la vita a soli 14 anni a causa di un melanoma.
Alla famiglia di Claudio giungano le più sentite condoglianze da parte della redazione del Messaggero Veneto.
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