Un libro racconta i 68 anni di presenza dei carabinieri

MARIANO. Gli avvenimenti più significativi della storia della Stazione dei Carabinieri di Mariano per ricordare il lavoro di tanti militari che hanno operato fra mille difficoltà, rafforzando la...
Di Marco Silvestri

MARIANO. Gli avvenimenti più significativi della storia della Stazione dei Carabinieri di Mariano per ricordare il lavoro di tanti militari che hanno operato fra mille difficoltà, rafforzando la simbiosi tra comunità e Arma. Con questa idea è nato il progetto editoriale del libro intitolato “La Stazione Carabinieri di Mariano del Friuli - 1947-2015”, presentato in sala consiliare a Mariano in occasione della patrona Virgo Fidelis.

L’opera è stata realizzata su iniziativa del maresciallo Corrado Pipp, già comandante a Mariano, in collaborazione con Fulvio Filiput e con il contributo del Comune di Mariano e della Bc di Lucinico, Farra e Capriva. Oltre ad essere un atto d’amore per l’Arma, è anche uno strumento utile per avvicinare i cittadini, soprattutto i giovani, ai carabinieri e per capirne lo spirito di sacrificio e la dedizione.

Durante la presentazione hanno preso parte il colonnello Daniel Melis, comandante provinciale di Trieste, il tenente Marco Quercigh, comandante della stazione di comando di Gradisca, i sindaci di Mariano e Medea, Cristina Visintin e Igor Godeas, e gli ex comandanti di Mariano Gaetano Sambataro, Damiano Petrachi e Giovanni Doretto . Sono stati il presidente della biblioteca, Federico Ungaro, e l’avvocato Alberto Tofful a illustrare gli aspetti storici dell’opera, sottolineando la fondamentale importanza della presenza nel territorio delle caserme dei Carabinieri.

Nel volume si traccia una veloce storia del Friuli austriaco e dei primi passi nei nostri territori dell’Arma dei Carabinieri. Le vicendeche portano alla riorganizzazione del territorio dopo le due guerre mondiali e la Resistenza, poi nel 1947 c’è l’insediamento della prima caserma dei Carabinieri a Mariano. Da allora la storia dell’Arma diventa parte integrante nella vita della comunità.

«Il libro - ha sottolineato Pipp - è una cronistoria di avvenimenti nella quale emergono anche gli aspetti umani delle persone che hanno operato. Fatti intrecciati con il territorio. Un lavoro reso possibile grazie all’operato dei miei predecessori e alla popolazione di Mariano, che mi ha accolto e che continua ancora a farmi sentire a casa».

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