Un inizio d’inverno mai così caldo da oltre mezzo secolo

UDINE. Ormai ce ne siamo accorti davvero tutti. L’inverno a Udine non è ancora arrivato. E anche nei prossimi giorni non sarà più freddo, sarà semplicemente meno caldo. Distinzione sottile per qualcuno, ma fondamentale invece per capire come mai questo sia l’inizio inverno più caldo, in città, da oltre 50 anni. Oltre che uno dei più piovosi.
Tra il 21 dicembre del 2013 e il 20 gennaio 2014 la temperatura media in città, 8 gradi praticamente fissi quasi ogni giorno, è stata di 5 gradi più alta dello stesso periodo di altri anni, quando la colonnina del mercurio segnava invece a Udine mediamente 3 gradi.
L’intero inverno più caldo degli ultimi anni, è stato quello del 2006-2007 (il più freddo invece quello 1984-1985). Ma quest’anno c’è il rischio di riuscire a superare il primato di sette anni fa. Con l’ “aggravante” delle abbondanti precipitazioni.
«Si tratta ovviamente di fenomeni collegati - spiegano i tecnici previsori dell’Osmer-Arpa Fvg -. Se anche di giorno la temperatura si attesta su massime tra i 9 e gli 11 gradi, il problema è che la notte il termometro non scende più di tanto. E questo perchè in inverno le grandi gelate notturne arrivano soltanto con il cielo sereno. La grande umidità presente in questo periodo mantiene invece il cielo sempre grigio e nuvoloso. La corrente siberiana è bloccata sulla Russia e su di noi continua ad arrivare solo la depressione atlantica. Qualcosa cambierà nei prossimi giorni. Ma più che arrivo del freddo si può parlare di un allentamento del “caldo”».
Da oggi infatti le temperature massime saranno in calo, con nevicate anche a partire dai 400 metri. Domani invece il cielo sarà sereno, mentre domenica tornerà qualche nuvola, con il possibile arrivo di una nuova perturbazione da lunedì. Una condizione questa che dovrebbe mantenersi fino alla fine del mese, con temperature finalmente nella media stagionale. Difficile invece prevedere cosa accadrà a febbraio.
Più facili le osservazioni sulle precipitazioni. «Gli ultimi 30 giorni non sono stati solo eccezionalmente “caldi”, ma anche eccezionalmente piovosi - precisano sempre i tecnici previsori dell’Osmer Arpa -. Sulle Prealpi Giulie sono infatti caduti mille millimetri di pioggia, eguagliando quasi quanto accadde nel 1960, quando a Uccea, ma nel mese di dicembre, ne caddero più o meno altrettanti. Non si tratta di una quantità di acqua eccezionale, ma la straordinarietà è data dal periodo. Tanta pioggia così, in Friuli, di solito cade in autunno non in inverno».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto