Un giorno per domare l’incendio FOTO - VIDEO

BERTIOLO. C’è voluta l’intera giornata di ieri e non basterà per mettere in sicurezza il Sugherificio friulano, situato a margine della Napoleonica non lontano dall’accesso principale a Bertiolo e dall’incrocio con la strada per Villacaccia, dove nel tardo pomeriggio di venerdì si è prodotto uno scoppio con il conseguente incendio di grandi quantità di polvere di lavorazione.
Quattro squadre di vigili del fuoco con 10 mezzi hanno lavorato ieri fino a sera per smassare il contenuto di uno dei due sili, dove si è originato l’incendio.
Come riferisce il portavoce dei vigili del fuoco Valmore Venturini, le operazioni si sono di nuovo interrotte a notte, riprenderanno oggi per la bonifica del secondo silos. Dove attualmente la termocamera non registra temperature tali da temere una recidiva dell’incendio, ma anche quel contenitore si dovrà svuotare. Nel frattempo l’impianto sarà presidiato.
Si va intanto alla conta dei danni nello stabilimento, di cui è titolare Giovanni Molinas, 80 anni ben portati, che ha appreso il mestiere dal padre Mario e lo ha trasmesso al figlio, che porta il nome del nonno. La famiglia viene dalla zona di Calangius in Sardegna, maggiore centro italiano per l'estrazione e lavorazione del sughero.
La fabbrica di Bertiolo, una delle prime a insediarsi nella zona industriale, impiega 10 addetti e produce tappi di sughero di qualità, inviati in gran parte all’estero per vini pregiati come Champagne e Prosecco.
Molinas spiega l’incendio, «il primo in 3 generazioni - dice con orgoglio – con l’attrito generato forse da qualche metallo che abbia prodotto attrito con le pale di ventilazione. Per nulla strano lo scoppio – conclude –, con la polvere di sughero si fanno i fuochi artificiali».(p.b.)
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