Un container per le emergenze abitative

AVIANO. Se il proprietario, che al momento risulta sconosciuto, non lo reclama, il container attualmente presente al centro sportivo avianese dei Visinai diverrà un modulo per affrontare le emergenze abitative. Lo ha deciso l’amministrazione comunale, la quale nei giorni scorsi ha disposto il trasferimento della struttura dall’area sportiva pedemontana alla zona industriale, nei magazzini comunali, dove il container verrà adattato per diventare una casa di fortuna.
È una vicenda dai contorni non ancora ben definiti quella legata al container ai Visinai. «Vi era stato portato molti anni fa da una società sportiva e veniva utilizzato come spogliatoio» afferma l'assessore avianese ai lavori pubblici, Fernando Tomasini. Una struttura di appoggio alla società sportiva, dunque: a quanto pare, in Comune non sarebbe stato trovato alcun documento relativo al container e al suo stazionamento in un terreno municipale. La società non utilizza più le strutture sportive dei Visinai, ma il container è rimasto al suo posto. «In passato era anche stato preso di mira dai vandali che avevano rotto alcuni vetri – evidenzia Tomasini – È un peccato, perché la struttura è ancora in buono stato e può essere riutilizzata». Di fronte al fatto che il container è “orfano”, l'amministrazione comunale ha deciso di sistemarlo. Primo passaggio è il trasferimento alla zona industriale, dove si trova il magazzino comunale: nei giorni scorsi è stata bandita una gara per individuare una ditta specializzata che, per 732 euro, trasporterà la struttura metallica.
«Una volta trasferito nel magazzino il personale della manutenzione provvederà a sistemarlo – puntualizza Tomasini – Pensiamo che possa diventare un modulo abitativo per risolvere eventuali emergenze». Aviano non ha case da destinare ai casi di emergenza abitativa, quelle situazioni di persone che rimangono senza un alloggio per diversi motivi e non sanno dove andare. Se l’operazione “riadattamento” andrà a buon fine, ci sarà la possibilità di utilizzare allo scopo il prefabbricato.
C'è anche la possibilità che il proprietario si faccia vivo, ma dovrà farlo con carte e soldi alla mano. «Al momento non c’è un proprietario – osserva l’assessore ai lavori pubblici – Chi dovesse avanzare pretese dovrà presentarsi in municipio con la documentazione che accerti la titolarità della struttura mobile e che indichi il motivo per cui si trovava da tempo in un terreno di proprietà comunale. Inoltre, dovrà sostenere le spese del trasporto, compreso quello che effettueremo dall’area dei Visinai alla zona industriale».
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