«Un aiuto dal credito agevolato»
Creazione di un coordinamento che gestisca la fase relativa alla stima dei danni della recente ondata di maltempo, e che possa richiedere – con più forza rispetto ai singoli – l’apertura di una linea di credito alla Regione per il ripristino dei danni: questa la decisione di maggior rilievo intrapresa dai partecipanti della riunione convocata ieri pomeriggio in municipio a Zoppola. Con il sindaco Francesca Papais – promotrice del vertice – e con il primo cittadino di Fiume Veneto, Christian Vaccher, si sono seduti attorno ad un tavolo i rappresentanti di Confindustria, Confartigianato, Confcommercio e della Coldiretti.
Obiettivo dell’incontro fare il punto sulla situazione venutasi a creare conseguentemente alla tromba d’aria abbattutasi sull’asse della Pontebbana il 9 settembre. Numerose le aziende danneggiate dall’evento atmosferico, che in dieci minuti ha sconvolto la zona: alcune di queste sono ancora chiuse, altre sono riuscite a ripartire con relativa rapidità, ma i danni subiti in taluni casi sono ingenti. La situazione più grave riguarda il settore artigianale-industriale, ma la furia del vento non ha risparmiato diverse attività commerciali. «Il comparto agricolo è stata quello meno colpito, diverso il discorso per gli altri settori: i danni, in molti casi, sono ingenti» ha sottolineato Papais. Quali i prossimi passi? «Si è deciso di creare un coordinamento tra Comuni ed associazioni di categoria per avere un unico organismo che gestisca la fase del ripristino e i tentativi di ottenere contributi per il ripristino - ha spiegato il primo cittadino di Zoppola – Chiederemo alla Regione di mettere a disposizione una speciale linea di credito».
La necessità da parte degli imprenditori di ripristinare i danni difficilmente potrà essere sostenuta da finanziamenti regionali diretti: da qui l’idea di sindaci e rappresentanti delle associazioni di categoria, di avere a disposizione una linea di credito a condizioni agevolate. Una cosa è certa: la tromba d’aria ha avuto effetti devastanti. «Il territorio di Zoppola è stato quello più duramente colpito - ha evidenziato Papais – Ora è necessario ripartire: il Comune farà la sua parte».
Massimo Pighin
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