«Umberto I per autosufficienti» Allo studio una trasformazione

Lo scenario delle case di riposo di Pordenone è ancora in evoluzione. Dopo la presentazione del Comune degli step che l’amministrazione comunale intende portare avanti – e che si può riassumere con la costruzione di due nuove case di riposo per la sostituzione (nell’arco di un decennio) di casa Serena e con la sistemazione del centro anziani di Torre – spuntano due novità.
Le novità. La prima è un’ipotesi alternativa per casa Umberto primo, la residenza con 110 posti letto che si trova in piazza della Motta e che è stata ristrutturata di recente. La seconda è la collaborazione offerta dal Comune di Porcia che sta cercando un terreno per poter ospitare una delle due case di riposo che – in base al tavolo pianeta anziani promosso dal Comune di Pordenone, con l’Aas5, l’Asp Umberto I e altri soggetti – dovrebbero sorgere nei prossimi anni, da 120 posti letto ciascuna.
Lo studio. La novità per la Umberto I in realtà è solo un’ipotesi, ma è uno degli scenari che l’amministrazione comunale ha dato da studiare ai professionisti dello studio Corde. Agli architetti sono state richieste «delle valutazione di massima della fattibilità di trasformazione della Casa Umberto primo da residenza per anziani non autosufficienti a residenza per anziani autosufficienti». Attualmente la struttura, su 110 ospiti, ha solo una quindicina di autosufficienti. Anche Casa Serena accoglie per lo più persone non autosufficienti. L’idea probabilmente nasce dall’esigenza di valorizzare al massimo una struttura che si trova nel cuore della città (piazza della Motta), anche se il trend dell’accoglienza oggi dice che gli anziani si trasferiscono in casa di riposo, quando ormai le loro condizioni fisiche sono precarie.
Porcia. Il piano del Comune prevede la realizzazione di una prima casa a Villanova (su terreno comunale) da parte dell’Asp (azienda servizi alla persona) Umberto primo e di una seconda struttura a carico del Comune, su un terreno che va identificato. Ma proprio sui siti delle nuove strutture, la partita è aperta perché potrebbe esserci un gioco di squadra o, se si preferisce, un gioco di Uti. Porcia, infatti, si sta muovendo. «Sto cercando un terreno edificabile che possa essere in una posizione logistica adatta a realizzare una casa di riposo – spiega il sindaco Giuseppe Gaiarin –. Mi sto muovendo nella logica di ambito socio assistenziale per cui in accordo con Pordenone. Non è facile perché come Comune non abbiamo terreni adatti a questo utilizzo, però non dispero». Già in conferenza stampa, la giunta di Pordenone aveva spiegato che una delle localizzazioni preferibili per costruire una seconda casa di riposo sarebbe Rorai. L’azione di Porcia, quindi, potrebbe dar vita a un progetto condiviso.
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