Udinese il miglior promotore finanziario Fineco

Udine capitale della raccolta netta 2014 in FinecoBank, gruppo Unicredit, che quest’anno ha fatto registrare il miglior anno di sempre con più di 4 miliardi di euro gestiti da circa 2.500 promotori finanziari su tutto il Paese. E fra quei 2.500 promotori in vetta alla classifica c’è l’udinese Michele Zanolla, prima dipendente bancario nel settore finanza, poi dal ’94 nella libera professione, appunto, come promotore finanziario.
Zanolla, a vedere i numeri di Fineco sembra non esserci crisi.
«Gli italiani sono sempre stati un popolo di risparmiatori, non dimentichiamo che a fronte di un debito pubblico di 2.160 miliardi, gli italiani posseggono patrimoni per 9.540 miliardi tra immobili, terreni, conti correnti e investimenti (di cui 3.500 miliardi di risparmi). Una delle cose principali che ci contestano i tedeschi è che il patrimonio netto medio di un italiano è il triplo di quello di un tedesco (153.000 euro contro 51.000 euro)».
Come investire i risparmi?
«Il consiglio principale che posso dare è diversificare il più possibile e valutare attentamente il rischio che si è disposti a correre, tenendo conto delle proprie esigenze, degli obiettivi e degli impegni futuri. Il controllo del rischio è fondamentale: bisogna essere consapevoli degli strumenti finanziari che si acquistano. Se le proposte che ci sono fatte non sono chiare, meglio lasciare perdere».
Si può azzardare una rendita media?
«Diffidate da chi vi fa promesse allettanti. Oggi il “risk free” (tasso di interesse privo di rischio) è vicino allo zero. Quindi bisogna stare molto attenti e soprattutto interessarsi e seguire l’andamento dei propri investimenti nel tempo. Bisogna, però, anche dire che negli ultimi anni le performance dei mercati finanziari sono state molto buone».
A fine 2013 lei su una sua rubrica on line ha consigliato di comprare dollari Usa, com’è andata?
«Direi molto bene, il dollaro Usa si è rafforzato nei confronti dell’euro, passando da un rapporto di 1,38 a 1,13 di oggi e probabilmente non è finita...».
Sempre più spesso raccontiamo di promotori o dipendenti bancari “infedeli” che fanno sparire i risparmi della gente...
«La cosa più importante è non consegnare mai contante a nessuno e di prestare attenzione alla tracciabilità dei propri investimenti (bonifici, versamenti assegni, ecc.). Se il consulente è “infedele” la banca risponde sempre, ma solo se i versamenti sono dimostrabili. Inoltre, insisto a dire che bisogna essere sempre consapevoli degli investimenti che ci vengono proposti».
Draghi immette liquidità: che ricadute si aspetta da questa scelta?
«In parte i mercati finanziari hanno già scontato la mossa di Draghi che ha come obiettivo principale far risalire l’inflazione (il dato di dicembre 2014 nella zona euro è -0,2%; quindi deflazione). Grazie ai 1.150 miliardi di quantitative easing, le banche avranno maggiori munizioni e costi di raccolta ridotti, condizioni "in teoria" favorevoli per il credito alle famiglie ed alle imprese. Per il momento il primo effetto è l’indebolimento dell’euro che favorisce le nostre esportazioni e la diminuzione degli interessi passivi che lo Stato deve pagare sul debito pubblico. Ma non basta Draghi a far ripartire l’Europa, alcuni Paesi periferici devono darsi una mossa ad attuare le "riforme strutturali", noi in primis.
Petrolio ai minimi: quali i vantaggi?
«Questa è un’altra bella notizia per l’Italia e l’Ue in generale. Ogni 10 dollari di discesa del prezzo del barile, il Pil (prodotto interno lordo) aumenta dello 0,2%. In Italia la bolletta energetica nel 2013 è stata di 53 miliardi di euro, a questi prezzi c’è un risparmio di 20 miliardi di euro all’anno».
C’è luce in fondo al tunnel della crisi?
In Italia grazie alle mosse di Draghi, alla debolezza dell’euro e alla discesa del prezzo del petrolio, le stime per il 2015 sono in continuo miglioramento dopo anni di recessione. Rimane, però, da risolvere il problema più grande: la disoccupazione».
Come si diventa numero 1 in Italia?
«Migliorando costantemente le competenze tecniche e curando le relazioni». (f.g.)
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