Udine, vietati gli assembramenti in centro: così verranno presidiati i varchi e saranno limitati gli accessi in alcune vie

UDINE. Il centro storico di Udine chiude nel caso di eccessivo affollamento. Il sindaco Pietro Fontanini, nel pomeriggio di giovedì 17, ha firmato l’ordinanza che introduce misure straordinarie per ridurre il rischio contagi da coronavirus.
In pratica tra le 15 e le 19 di venerdì 18, sabato 19 e domenica 20 dicembre saranno attivati sei varchi presidiati per limitare gli accessi nel momento in cui dovessero presentarsi degli assembramenti. L’area interessata dal provvedimento è quella compresa tra via Cavour, piazza Libertà, vicolo Sottomonte, piazzetta Marconi, via Sarpi, via Valvason e via Canciani.

Gli ingressi saranno transennati, con la creazione di sei punti dedicati all’ingresso e all’uscita delle persone, con la presenza degli agenti della Polizia locale, della vigilanza privata, dei volontari della Protezione civile e, all’occorrenza, delle forze dell’ordine. I varchi saranno predisposti in piazza Libertà, in piazzetta Marconi, in via Valvason, in galleria Bardelli, tra via Canciani e via Cavour e in via Savorgnana, all’altezza di Casa Cavazzini.
Il Comune ha scelto di correre ai ripari dopo le scene viste lo scorso fine settimana, quando il centro storico è stato letteralmente preso d’assalto per la corsa allo shopping natalizio e per l’aperitivo. Talmente tanta gente che in qualche caso è stato impossibile mantenere le distanze interpersonali.
E visto che l’emergenza sta colpendo ancora duri in città, con l’ospedale che resta sotto pressione per i tanti ricoveri, il sindaco ha deciso di intervenire. Il provvedimento è stato annunciato mercoledì, ma è stato ufficializzato soltanto giovedì, al termine di una riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica.
«Speriamo di non dover attivare le restrizioni, ma siamo pronti a farlo nel caso di un affollamento eccessivo del centro – chiarisce il primo cittadino – E’ nostra intenzione fronteggiare eventuali criticità che dovessero presentarsi, così come fatto da altre città del nord Italia. Non vogliamo bloccare le persone o vietare di raggiungere il centro: rallenteremo solo i flussi in caso di necessità».
A tal proposito il sindaco ha invitato i cittadini a non frequentare il centro solo nel pomeriggio, ma di scegliere anche le ore della mattina per evitare gli assembramenti.
«Siamo decisi a fare tutto il possibile per scongiurare un incremento dei contagi – evidenzia l’assessore alla Sicurezza Alessandro Ciani – senza però arrivare alla chiusura delle attività economiche. Una terza ondata comporterebbe danni molto gravi per tutti, e vogliamo assolutamente evitarlo».
L’area individuata dal Comune resterà sempre accessibile per i residenti, i domiciliati e il personale di bar, ristoranti e negozi. Chi presidierà i varchi, nel momento in cui dovesse accorgersi di vie e piazze troppo affollate («rilevando una concentrazione di persone tale da mettere in pericolo il bene primario della salute pubblica”, come precisa l’ordinanza), chiuderà gli accessi, attendendo il deflusso delle persone prima di ripristinare le condizioni di normalità.
La scelta è stata oggetto di un confronto con le categorie economiche, Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato e Cna, che hanno compreso le motivazioni del provvedimento senza mettersi di traverso.
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