Udine, viaggio in via Roma tra affari che volano e negozi che aprono

Il comitato di esercenti vuole organizzare iniziative artistiche. «Venite nel quartiere delle Magnolie. È bello e accogliente»

UDINE. «Venite in via Roma e godetevi quello che può offrire questa strada». È l’invito lanciato da un gruppo spontaneo di esercenti del quartiere delle Magnolie. Vi fanno parte tra questi Fabio Gremese, dell’omonima autoscuola, e Giuseppe Coppola del bar Corin.

«Qua ci sono anche professionisti, direttori di banca, gente per bene che ha fatto la storia di questa via – dicono –. Non c’è degrado fuori dai locali. Siamo in grado di attrarre più clienti del centro storico».

Ovviamente le richieste ci sono per migliorare la situazione. «Ci servirebbe una pista ciclabile perchè troppo spesso le biciclette passano sui marciapiedi. Gli indisciplinati ci sono ovunque e i vigili farebbero bene ad accorgesene. Abbiamo anche appeso dei cartelli agli alberi. E questa sarà una delle richieste che faremo all’assessore Pizza durante il prossimo incontro».

Passeggiando per il quartiere troviamo anche nuove aperture. Come Glitter, un negozio alla moda dove ci imbattiamo nella dipendente Michela Greatti che racconta: «Il nostro titolare ci crede. È una zona di passaggio. Io anche ci vivo da sola e per me non è pericolosa».

A breve aprirà anche un panettiere – l’unico del quartiere dopo che la precedente aveva chiuso anni fa – e un ristoratore al posto di un negozio di elettrodomestici. «Ma anche io – dice Coppola – ho ristrutturato e rinnovato il mio locale perchè ci credo».

«Noi - continuano – siamo fieri della nostra zona». E non mancano le iniziative. Il neo comitato vuole organizzare alcune mostre temporanee «perchè questa è una via di artisti. Ci abitano personaggi famosi». Nel nosto viaggio troviamo anche il direttore di un istituto di credito di via Roma. «Questa – esclama – è una zona pulita, storica e ha una bellissima fioritura a marzo.

La paragonerei a una piccola via parigina. Non abbiamo mai subito tafferugli o rapine». «Certo – concludono i negozianti – dopo le 22 la situazione va gestita. Ma non ci sono disordini epocali. E la microcriminalità esiste nel nostro quartiere come nel centro storico».

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