Udine: pronto soccorso preso d’assalto, ma arriva l’assistente di sala

UDINE. Personale del Pronto soccorso preso d’assalto ieri quando, nel pomeriggio la sala d’attesa si è riempita di pazienti in attesa e quando anche le barelle hanno cominciato a scarseggiare. Si trattava principalmente di “codici gialli” e “codici verdi” ovvero patologie medio gravi, che tradizionalmente sono le più ricorrenti.
Da questa settimana però proprio per affrontare più efficacemente le lunghe attese e supportare i pazienti è partito il progetto “infermiere assistente di sala” che ha portato una nuova figura professionale nell’area di attesa del Pronto soccorso generale dell’Azienda.
«Il servizio è stato formalmente attivato da questa settimana con la presenza dal turno pomeridiano di un infermiere denominato assistente di sala» informa il commissario straordinario Mauro Delendi.
A questa nuova figura sono state affidate le funzioni di monitoraggio dei pazienti accolti e codificati con necessità di valutazione delle condizioni cliniche durante l’attesa della prestazione sanitaria, la valutazione del dolore e dei rischi correlati alla situazione clinica, ad esempio le cadute in ambito ospedaliero, la gestione della comunicazione complessa e a impatto emotivo per i congiunti in attesa dei casi in trattamento di emergenza e urgenza e l’informazione a pazienti e familiari sulle tempistiche di attesa.
Sarà inoltre delegata all’assistente di sala la risposta alle necessità ricorrenti con presa in carico precoce dei bisogni di base eventualmente sopravvenuti.
«Il servizio a regime funzionerà sette giorni su sette, mattina e pomeriggio – anticipa Delendi –, ma fino a metà giugno è previsto che possano rimanere scoperti alcuni turni mattutini, in attesa che sia completata la formazione della terza unità dedicata».
Il percorso formativo dei tre infermieri appositamente acquisiti ha riguardato gli aspetti di sicurezza, i rischi, la tutela degli operatori e dei pazienti in ospedale ma anche la comunicazione efficace al cittadino, la gestione delle comunicazioni difficile e ad alto impatto emotivo, la presa in carico precoce dei bisogni degli utenti.
Gli infermieri di sala hanno, in ogni turno di lavoro, un tutor di riferimento individuato nel personale del Pronto soccorso dedicato al triage, con competenze esperte a supporto delle decisioni complesse e per la valutazione e rivalutazione delle condizioni cliniche. Il tutor ha seguito i medesimi percorsi di formazione per facilitare l’addestramento dei neo inseriti.
«L’evoluzione del progetto – osserva il commissario – prevede l’estensione della formazione a tutto il personale infermieristico del Pronto soccorso per consentire la rotazione dei professionisti e quindi il coinvolgimento dell’intero team al fine di garantire la continuità e la qualità delle procedure. A partire dall’attivazione di questo nuovo servizio – aggiunge – saranno tenuti sotto costante controllo alcuni indicatori utili alla valutazione dell’efficacia dello stesso e anche della qualità percepita sia da parte dei Cittadini che degli operatori».
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