Udine, piove in Anestesia e rianimazione 2: dieci pazienti trasferiti in un altro reparto

A causa del maltempo si sono verificate delle infiltrazioni: in corso verifiche. Allagamenti anche nei sotterranei
Udine 29 Maggio 2019 Infiltrazioni acqua ospedale ©Foto Petrussi
Udine 29 Maggio 2019 Infiltrazioni acqua ospedale ©Foto Petrussi

UDINE. La pioggia intensa lascia il segno all’ospedale di Udine. A causa infatti delle forti precipitazioni - sono stati 83 i millimetri caduti in città nella notte tra martedì e mercoledì - all’interno del reparto di Anestesia e rianimazione 2, nel padiglione centrale del Santa Maria della Misericordia, si sono verificate delle infiltrazioni con l’acqua che scendeva dal soffitto.

Per prudenza e per evitare qualsiasi tipo di disagio alle persone ricoverate, i pazienti - una decina in tutto - sono stati trasferiti «nelle rianimazioni al primo piano del padiglione 15, nel nuovo ospedale, per cause di forza maggiore» come si legge in un cartello affisso all’ingresso .

Ospedale di Udine, nei reparti piove


Il reparto, infatti, resterà chiuso almeno due-tre giorni, il tempo necessario per consentire di eseguire un sopralluogo tecnico con le opportune verifiche da parte degli addetti ai lavori, per controllare lo stato degli impianti e i cavi elettrici - che potrebbero essere stati danneggiati dall’acqua piovana - e per avviare le eventuali opere di sistemazione e di messa in sicurezza della struttura.

Dall’azienda sanitaria fanno sapere che «non vi sono stati disagi per i pazienti che sono stati trasferiti in un altro reparto. Si è già al lavoro per risolvere le criticità e i problemi causati dalle eccezionali precipitazioni che si sono verificate in questi giorni». Saranno necessari, dunque, alcuni giorni per portare a termine i controlli e i necessari interventi.

Le piogge hanno provocato allagamenti non solo in Anestesia e Rianimazione 2, ma anche in più punti nei corridoi sotterranei che collegano i vari padiglioni. Questo non ha però pregiudicato il loro utilizzo per le tantissime persone che ogni giorno li percorrono. Si è intervenuti rapidamente apponendo lungo i percorsi panni per assorbire l’acqua.

Ieri, durante il tragitto, erano ancora presenti, sparsi qua e là, i cartelli gialli con i quali si invitava la gente a fare attenzione perché il pavimento era bagnato. Sulle pareti, un po’ ovunque, impossibile non notare le grandi macchie di umidità che testimoniano come qui le perdite e le infiltrazioni non possano essere classificate come dei fenomeni sporadici.

Una situazione, questa, che si era verificata anche all’inizio del mese di febbraio. Allora nel reparto di Radiologia d’urgenza, nel padiglione 4: in quell’occasione erano stati utilizzati almeno una ventina di cassonetti dei rifiuti come secchi per raccogliere l’acqua con un conseguente slalom per gli operatori che impediva loro di accedere in una sala e nell’area riservata alle ecografie.

Anche tre mesi fa si erano inoltre registrati degli allagamenti i più punti dei sotterranei. Episodi che avevano allarmato le rappresentanze sindacali.

Insomma, ora si procederà con le verifiche necessarie nel reparto di Anestesia e Rianimazione 2 per consentire di tornare all’operatività in tempi brevissimi. Da quanto riferito, non dovrebbero esserci nella struttura criticità così gravi da rischiare di allungare i tempi per la riapertura del reparto.



 

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