Omicidio di Capodanno, condannato a 27 anni Dipre Vasquez. La difesa: «Tragica fatalità»
Uccise con un calice Ezechiele Mendoza Gutierrez: la Corte d’Assise di Udine ha escluso le aggravanti richieste dal pm, che chiedeva l’ergastolo

È arrivata venerdì mattina la sentenza per l’omicidio di Capodanno. L’unico imputato, Anderson Dipre Vasquez, 34 anni, è stato condannato a 27 e 4 mesi anni di carcere per la morte del trentunenne Ezechiele Mendoza Gutierrez. La decisione è stata presa dalla Corte d’Assise presieduta da Paolo Milocco, dopo una camera di consiglio durata tre ore.
Escluse le aggravanti della minorata difesa e dei futili motivi, è stata tenuta in considerazione solo quella di evasione, visto che Dipre quel Capodanno era sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari e quindi non avrebbe dovuto uscire di casa.
L’omicidio risale al primo gennaio 2024 nel locale Al laghetto Alcione di via dei Prati, a Udine. A difendere l’imputato sono stati gli avvocati Emanuele Sergo ed Oreste Dominioni. Presenti in aula anche i genitori di Ezechiele, costituitisi parti civili e rappresentati dagli avvocati Roberto Mete, Luca Umana, Antonio Todaro.
Il pm Elisa Calligaris aveva chiesto la condanna all’ergastolo. A suo avviso il colpo inferto alla gola della vittima con un calice rotto fu «un’aggressione immotivata e pretestuosa nei motivi», frutto di «una reazione sproporzionata e abnorme rispetto al contesto in cui è maturata». Evidenze, quelle sollevate dal pm, non condivise dalla difesa dell’imputato, che ha confutato la ricostruzione proposta in quanto «basata su ipotesi più che su fatti reali».
La difesa resta convinta che quanto successo la mattina del Capodanno 2024 sia stata «una maledetta tragica fatalità». Una reazione istintiva a una spinta ricevuta alle spalle. Da qui la richiesta, non accolta dalla Corte, di riqualificare l’imputazione da omicidio volontario a omicidio preterintenzionale.
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