Udine, oltre ottocento cercano un posto al coperto per l’auto

UDINE. In città c’è “fame di parcheggi”. Sono 851 i pendolari e i lavoratori in lista d’attesa per ottenere un abbonamento di posto auto nei park in struttura. Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno le richieste sono aumentate del 17% (erano 722 nel primo semestre del 2016). Si va dai 233 del Magrini ai 3 di via del Vascello. Fioccano le domande anche per Moretti (209) e Andreuzzi (207). In coda alla classifica Bertaldia (39) e Venerio (4). Nel frattempo, ieri mattina, sono stati sottoscritte 20 nuove tessere nella nuova ala del Magrini, dove sono a disposizione sessanta posti auto.
I posti a disposizione
In città ci sono 2.741 posti auto nei parcheggi in struttura, ma per garantire la rotazione delle soste il 60% di questi stalli viene dedicato agli abbonati (1.800). Alternative per sbloccare queste liste d’attesa non sembrano per ora esserci, almeno all’orizzonte. Il consigliere comunale del Movimento Cinque Stelle, Claudia Gallanda, nell’ultimo consiglio comunale ha chiesto al sindaco e alla giunta di predisporre uno studio che preveda, di concerto con Ssm e categorie produttive, nuove aree esterne di stalli a vantaggio di lavoratori e pendolari. La mozione è stata bocciata con 19 voti a sfavore e 9 astenuti.
«Non possiamo trasformare aree verdi in parcheggi – ha replicato l’assessore alla viabilità, Enrico Pizza –. Noi in città abbiamo quattro parcheggi a sosta lunga che costano due euro al giorno, ovvero Caccia, Vascello, Moretti e Teatro che peraltro sta funzionando egregiamente.
A questi si è aggiunta anche la sperimentazione di via Uccellis a un euro e mezzo al giorno. Abbiamo poi potenziato il sistema con piazza Primo Maggio, che dispone di quasi 400 posti, e con il Magrini. Vista la forte domanda di lavoratori che pagherebbero un parcheggio in struttura se ci fosse, si potrebbe continuare a costruire ancora, ma non ritengo che questa sia la strada giusta».
Il nodo del trasporto pubblico
Per l’esponente della giunta Honsell l’alternativa è rappresentata dal bando del trasporto pubblico, prorogato ormai da dieci anni. «Io credo fermamente in questa gara – ha affermato Pizza durante il consiglio comunale – perché metterà a disposizione delle linee degli autobus centinaia di migliaia di chilometri in più». L’assessore alla viabilità ha poi citato i parcheggi scambiatori.
«Pensiamo a via della Faula che coincide con la fermata dell’autobus numero 10 o altre zone della città come via Gervasutta. Queste aree possono rappresentare un comodo vantaggio per i pendolari». «Il parcheggio dello stadio – ha aggiunto Pizza che ha colto l’indicazione del consigliere Roberto Franceschi – è inserito nel piano urbano di mobilità. È un’area particolarmente vocata anche perché lì passa la linea 9, ma non abbiamo pendolari che utilizzano quella corsa forse perché la cadenza non è eccessiva. Anche in questo caso il bando di gara del trasporto pubblico potrebbe sbloccare la situazione. Ma il lavoro verrà svolto dall’amministrazione che ci succederà».
Oltre 100 firme in via Aquileia
La questione dei parcheggi resta attuale vista la forte richiesta. Paolo Pizzocaro (Per Udine) e Vincenzo Tanzi (Forza Italia) hanno chiesto di portare il tema sul tavolo della commissione territorio e ambiente. E Andrea Sandra (Alternativa) ritiene «giusto rivedere il piano sosta per chi usufruisce quotidianamente del centro».
In particolare Pizzocaro nei mesi passati ha raccolto oltre 100 firme per verificare la possibilità di consegnare a negozianti e professionisti di via Aquileia abbonamenti a prezzi agevolati durante l’intero orario d’apertura degli esercizi. «Questo per evitare che incorrano – ha spiegato – in contravvenzioni spiacevoli come spesso accade. Lo stesso sindaco Furio Honsell ha detto che avrebbe fatto un’analisi con gli uffici per vedere se il progetto fosse realizzabile. In questo particolare momento di crisi economici sarebbe il caso di agevolare i commercianti e i proprietari di uffici».
«La stessa situazione potrebbe valere – aggiunto il consigliere di minoranza – anche per altre zone della città. E la commissione potrebbe valutare il tema per affrontare uno studio più approfondito sulla mobilità in città».
«La questione via Aquileia è stata affrontata con gli uffici – ha risposto Pizza – e dall’incrocio dei dati in nostro possesso risulta che quei parcheggi non possono essere utilizzati solo dai commercianti. Sono utili anche alle attività di servizio. Immaginare che via Aquileia diventi un’area di “sosta lunga” rischierebbe di creare un autogol allo stesso negoziante che si vedrebbe privato del cliente. Ecco perché c’è via del Vascello che, distante di pochi metri dal centro, con due euro al giorno rappresenta un’ottima opportunità per tutti i pendolari e lavoratori».
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