Udine, nuovi protocolli per le visite alla Quiete: ora gli ospiti guariti potranno vedere i parenti

UDINE. Gli ospiti dell'Azienda pubblica di servizi alla persona "La Quiete" clinicamente guariti dal coronavirus possono rivedere e riabbracciare i propri parenti. La struttura di via Sant'Agostino, infatti, ha deciso di interrompere l'isolamento dei due nuclei nei quali sono stati trasferiti gli anziani non più positivi e garantire l'accesso dei familiari per due ore e mezza ogni giorno. Le visite sono state consentite a partire dallo scorso lunedì per i primi 28 ospiti, quelli sistemati nel nucleo "Hofmann 5", al quinto piano dell'Asp, mentre da lunedì 25 gli incontri saranno possibili anche per i 28 anziani del nucleo "Hofmann 4", al quarto piano della struttura.

Le modalità operative per garantire le visite in sicurezza, concesse in via sperimentale in questi primi giorni della settimana, sono state concordate ieri in una videoconferenza tra i vertici dell'azienda e i rappresentanti sindacali.«Gli anziani hanno sofferto molto il distacco dalle famiglie - precisa il direttore della struttura Salvatore Guarneri -, ma per noi era impossibile garantire a tutti i 450 ospiti una video chiamata al giorno.

Ce ne scusiamo con i familiari, ma non siamo in grado di fornire ad ognuno di loro informazioni quotidiane sulla salute dei propri cari. Abbiamo trascurato in parte le relazioni per dare priorità alla cura e all'assistenza non avendo abbastanza personale per poter fare tutto. Non appena è stato possibile, abbiamo pensato a riattivare le visite. Nei nuclei Hofmann 4 e 5 - chiarisce Guarneri - sono accolti anziani che, dopo aver contratto il Covid, hanno superato la malattia e sono risultati negativi al tampone. Sono ospiti immunizzati, ai quali è stata somministrata anche la prima dose del vaccino. 

I NUMERI

Abbiamo iniziato con l'aprire il quinto piano, con l'intenzione di procedere, la prossima settimana, anche con il quarto. I visitatori, uno per ospite, potranno accedere nella struttura dalle 10.30 alle 13 seguendo scrupolosamente le procedure di sicurezza dalla mascherina all'igienizzazione delle mani prima e dopo ogni contatto con il parente e naturalmente dovranno fornire i propri dati per consentire un rapido rintracciamento». Oltre alle visite, sono stati decisi anche il riavvio delle attività di riabilitazione e del servizio di parrucchèria (sempre per i negativizzati). Per la restante parte degli anziani, invece, gli incontri non sono ipotizzati in quanto non ancora immunizzati. Gli ospiti ancora positivi sono circa 70, 35 gli operatori (su 420)

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