Udine, nell’ex galleria moderna la nuova palestra di judo

UDINE. Gli amanti del judo si alleneranno nelle sale dove, fino a qualche anno fa, erano custodite le opere della collezione Astaldi. Al posto dei quadri di De Chirico e Guttuso, nell’ex sede della Galleria d’arte moderna troverà spazio la palestra di judo.
L’amministrazione di palazzo D’Aronco ha già stanziato a bilancio la somma necessaria, pari a 150 mila euro, per mettere in sicurezza l’ala dell’edificio confinante con la piscina. I lavori proseguiranno per qualche mese. E così entro l’anno gli amanti delle arti marziali, a breve, potranno trasferirsi nella struttura di via Ampezzo, a fianco della piscina comunale.
A palazzo D’Aronco è in corso la selezione interna del professionista a cui affidare la progettazione delle opere in muratura, mentre l’impiantistica sarà affidata a un tecnico esterno.
«L’intervento era stato finanziato lo scorso anno, ma a seguito di alcuni inconvenienti è slittato al 2016 costringendoci a spostare i soldi nell’avanzo d’esercizio» spiega l’assessore ai Lavori pubblici, Pierenrico Scalettaris, nel ricordare che da tempo il sindaco, Furio Honsell, si era impegnato a dare una risposta a chi segue questa pratica sportiva.
Al momento, l’associazione judo club Udine utilizza alcuni spazi nel polo atletico udinese “Ovidio Bernes” in via del Maglio, ma evidentemente non è la sede ideale. Da tempo, infatti, il vertice dell’associazione chiede di poter avere una palestra dedicata allo judo. E se non fosse stato per il trasferimento delle opere rimaste accatastate nei magazzini dell’ex Galleria d’arte moderna, negli spazi di via Ampezzo i tappeti elastici e le pedane in legno avrebbero già trovato spazio. È stato anche quell’intoppo ad allungare i tempi del cantiere.
«I fondi ci sono, per iniziare i lavori attendiamo solo la conclusione degli iter amministrativi» aggiunge l’assessore nel ricordare che a seguito del blocco del Patto di stabilità, negli impianti sportivi, diverse manutenzioni sono rimaste bloccate.
E ora che qualche spazio finanziario si è aperto, il Comune si ritrova con un lungo elenco di opere da realizzare. Difficile dire se saranno tutte finanziate nel bilancio previsionale 2016 visto che l’amministrazione di palazzo D’Aronco non conosce ancora l’entità dei trasferimenti che riceverà dalla Regione.
«L’elenco è lunghissimo» insiste l’assessore senza dimenticare di citare la copertura della pista di pattinaggio di via Pradamano, i campi da tennis di Cussignacco, la costruzione degli spogliatoi nell’impianto di via Cormôr Basso, mentre nella struttura sportiva di via Barcis è molto attesa la tribuna.
«Dobbiamo verificare se saremo in grado di finanziarli tutti e se non sarà così a quali dare priorità» continua Scalettaris auspicando di riuscire a completare tutte le opere previste.
La realizzazione della palestra di judo in via Ampezzo aprirà il solito problema della gestione dell’impianto. Non è escluso che il Comune utilizzi il metodo dell’affidamento a un privato ormai collaudato a palazzo D’Aronco. Da tempo, in effetti, l’ente pubblico non è più in grado di gestire gli impianti sportivi in proprio e per questo ha scelto di coinvolgere le associazioni.
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