Udine, muore a 52 anni soffocato da un boccone

Il cuore di Federico Lisco si è fermato a una settimana dall’incidente. «Era un uomo speciale. Lascia un vuoto enorme»

UDINE. Muore a 52 anni soffocato da un boccone. Una fine assurda, quasi incredibile quella di Federico Lisco, nato nell’agosto del 1966 a Udine: uomo brillante e pieno di vita. Un dolore atroce per i familiari e per i tanti amici che Federico ha in città e non solo.

Sabato sera, vigilia di Pasqua, Lisco era a cena con amici all’Osteria Al Toscano, in via Poscolle. Un boccone va di traverso, probabilmente come avviene in questi casi, invece di prendere la via dell’esofago gli blocca la trachea.

Lisco si sente male, gli amici e il titolare del locale provano ad intervenire, mentre qualcuno chiama il 118. L’ambulanza non ci mette molto ad arrivare: tocca ai sanitari aiutare l’uomo, ma con poca fortuna. Lisco è trasportato in ospedale dove sabato 28, dopo una settimana, il suo cuore ha smesso di battere.

Federico amava la vita – ricordano tutti quelli che lo conoscevano –. Così come tutti parlano di una persona pulita, limpida, onesta. La sua grande passione era il mare, la vela. «Il vento era come lui: un uomo libero, felice di farsi trasportare lungo il suo cammino».

Si occupava di vendite immobiliari e anche nella sua professione riusciva a trasmettere «passione e correttezza». «Era uno che privilegiava i rapporti umani».

«Una persona con una grande empatia, capace di mettere assieme vecchi e nuovi amici purché legati dai suoi stessi sentimenti; dall’amore per la vita, appunto. Il destino con lui è stato davvero beffardo».

Ed è per questo che Federico lascia un grande vuoto e un enorme senso di dolore nella madre Anna (il papà Romano, noto otorino-laringoiatra udinese, fondatore della Casa di Cura Città di Udine era scomparso nel 2009) e nei fratelli Michele e Luca, nella compagna Giovanna e in tutti quelli che lo conoscevano.

Al locale lo choc per quanto accaduto è ancora grande. «Abbiamo chiamato subito il 118 e prestato i primi soccorsi, facendo uscire tutti i clienti – fanno sapere ricordando quei terribili momenti –. Siamo ancora sconvolti per quello che è successo, è stato davvero terribile».


 

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