Udine, in via dei Prati la battaglia per l’asfalto

UDINE. C’è una strada a Cussignacco che ha due volti. Liscia e asfaltata all’inizio, polverosa e piena di buche all’interno. Si chiama via dei Prati e imboccandola da Nord, dalla strada provinciale 37, o da Sud, da via Baldasseria Bassa, sembra una strada urbana come tante.
L’asfalto è nuovo, la carreggiata larga a sufficienza. Continuando a camminare però un sentiero in terra coperto da un rado pietrisco prende il posto dell’asfalto e si va avanti per gran parte del tempo tra buche, sobbalzi e sterzate.
«Non si sa quale fosso tagliare fuori, ne salti uno e ne prendi altri tre», lamenta Ettore Foschia, che da qualche anno ha deciso d’intestardirsi per rendere il manto stradale percorribile senza intoppi.
A osteggiarlo un comitato di cittadini, che qualche anno fa ha raccolto quattrocento firme per far sì che la strada rimanesse sterrata. «Loro ne hanno prese quattrocento, io ne potrei fare un migliaio in poco tempo. Che senso ha lasciarla in queste condizioni?».
La strada è però un percorso da fare a piedi, secondo i rappresentanti del comitato per la salvaguardia ambientale dell’area, taglia i campi e deve rimanere bianca. L’idea è di non asfaltare la strada per poterla così inquadrare in un piano di valorizzazione complessivo dell’area, frequentatissima da ciclisti, podisti e amanti della natura.
Finora l’amministrazione ha sposato questa linea e il manto è rimasto inviolato. Un atteggiamento insensato per Foschia, considerato che ormai è attraversata da un traffico costante seppur moderato.
«Le istituzioni io le ho avvisate ben prima di oggi. Nel 2012 ho presentato un preventivo nelle mani dell’assessore alla mobilità Enrico Pizza per rimettere a posto la strada con un misto di bitume e pietrisco, così sarebbe rimasta bianca ma almeno senza buche».
Nei fogli che ha in mano si parla di una spesa di otto euro al metro quadro per questo mix, contro i dodici dell’asfalto. Il costo totale dell’intervento sarebbe di quasi quarantaduemila euro.
Dal Comune di Udine, però, non sono arrivate novità e così, nel giugno di quest’anno, Ettore Foschia è tornato all’attacco. Ha ottenuto un colloquio con il sindaco che, a suo dire, si è trovato d’accordo con lui e lo ha invitato a farsi fare un nuovo preventivo.
«Honsell ne ha una copia, uguale alla mia. Sono passati tre mesi ma qui non è cambiato nulla”. Percorrendo “la strada delle buche e della polvere”, come recita un cartello affisso sul ciglio di un punto particolarmente disastrato, si notano più volte pozze d’acqua consistenti che invadono la corsia, nonostante non abbia piovuto molto di recente.
Probabile che in inverno l’accumulo sia maggiore. Il confronto tra le due posizioni dunque pare destinato a durare, su questa via che taglia a metà i campi e gli animi dei vicinato.
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