Udine, il prof “studia” i materassi e finisce nella televendita

Scoppia il caso all’università per un messaggio promozionale di Mastrota. L’ateneo smentisce. Il dispositivo di un docente a contratto in veste di consulente
Udine 04 APRILE 2013 università Copright Petrussi Foto Press /turco
Udine 04 APRILE 2013 università Copright Petrussi Foto Press /turco

UDINE. All’università di Udine scoppia il caso Eminflex. La nota azienda di materassi, attraverso il televenditore Giorgio Mastrota, ha proposto al grande pubblico un materasso dotato di un dispositivo capace di ridurre il dolore certificato dall’università friulana.

Peccato che l’ateneo non abbia mai certificato quel tipo di prodotto ecco perché, nel giro di pochi giorni, il messaggio della televendita come pure quello del sito internet è stato corretto sostituendo il termine certificato con «sistema studiato dall’università di Udine». Tutto risolto? Neanche per idea perché l’ateneo sostiene che «allo stato attuale non risulta vi siano studi effettuati da personale afferente all’università».

Il pasticcio nasce dal fatto che a fare da tramite tra la ditta produttrice del dispositivo antidolore acquistato dalla Eminflex, la Sms Vigor, con sede in Slovenia, e il laboratorio universitario che effettua la polisonnografia è stato il docente esterno del corso di laurea in Scienze motorie, Renzo Pozzo, che è anche consulente della Sms Vigor.

L’azienda assicura di aver fatto fare alcune prove al laboratorio universitario, mentre l’ateneo sostiene il contrario proprio perché il docente ha effettuato lo studio nell’ambito della sua attività privata slegata dal contratto di docenza. Certo è che il messaggio pubblicitario non è passato inosservanto e ha scatenato le prese di posizione di chi sostiene che l’università non può unire il suo nome a un materasso.

«Per quanto riguarda la televendita - ammette l’amministratore della Sms Vigor, Stefano Mies - si tratta di un errore frutto di un’interpretazione sbagliata della firma certificata che è già stato corretto».

In effetti sul sito della Eminflex si legge: «Tutte le qualità di Device F7 sono state studiate dall’università di Udine». Ma mentre Mies assicura di aver chiarito tutto, «l’università ha effettuato alcuni studi», palazzo Florio fa sapere: «La dicitura che appare sul sito della Eminflex non è corretta. Allo stato attuale non risulta vi siano studi effettuati da personale afferente all’università».

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