Udine, gli alberi malati diventano pericolosi: platano secolare tagliato in Giardin grande

UDINE. Decine di platani in città sono malati e contro questa patologia, il “cancro colorato”, non c’è rimedio, ma soltanto palliativi per rallentarne la morte.
La pianta diventa secca nel giro di qualche anno e una parte del tronco si svuota, diventando un pericolo per l’incolumità pubblica. Ecco spiegato perché ieri i tecnici della ditta Molaro di Lusevera sono dovuti intervenire per tagliare un platano secolare in piazza Primo Maggio. Quattro persone hanno lavorato per ore per sezionare la grossa pianta, tagliare i rami e portarla via.
Purtroppo non sarà l’ultimo intervento di questo tipo programmato dal servizio del verde pubblico del Comune. «Per l’abbattimento del platano di piazza Primo Maggio – spiega il vicesindaco Loris Michelini – abbiamo ricevuto il via libera dalla Soprintendenza, trattandosi di una pianta vincolata (la cui piantumazione, è probabile, risalga al 1845). Purtroppo era morto e rappresentava un pericolo per chi frequenta l’area pubblica. Sono già stati programmati altri abbattimenti di platani malati: due in viale Palmanova e uno in viale Trieste».
Lo stato di salute di molti platani in città è serio, ma il Comune è al lavoro per riuscire a prolungarne più possibile la sopravvivenza. I sintomi dell’infezione si manifestano sia sul tronco che sulla chioma. La corteccia assume una caratteristica colorazione bruno-violacea, che contrasta con quella verde chiara delle parti non infette. «Il progredire della malattia – spiega il vicesindaco – può essere ritardato, ma non eliminato.
È un vero e proprio cancro che non può essere fermato. Il nostro servizio del verde pubblico è impegnato in trattamenti continui, ma quando l’albero muore è necessario abbatterlo. Nel momento in cui subentrano questioni di sicurezza non si può fare altro».
Già nel 2015 il Comune di Udine fu costretto a tagliare una decina di platani secolari in Giardin Grande, sempre a causa del “cancro colorato”. Il vicesindaco, però, assicura che l’impegno dell’amministrazione per sostituire gli alberi abbattuti con nuove piante, è continuo: «A bilancio abbiamo inserito cifre ingenti per la piantumazione e il mantenimento delle piante in città, che rappresentano un patrimonio da preservare».
In tale contesto si inseriscono i lavori di potatura che nelle ultime settimane stanno interessando diverse zone di Udine, da via delle Ferriere a via Ciconi. Oltre a verificare lo stato di salute delle piante, quest’operazione è necessaria per scongiurare possibili rotture dei rami durante temporali o ondate di maltempo. Ci sono ditte specializzate che intervengono, arrampicandosi fino alla cima degli alberi per mettere in sicurezza la chioma (l’altezza delle piante più imponenti raggiunge anche i 30 metri di altezza). Tenuto conto delle dimensioni di rami e tronchi, per arrivare al punto più alto si procede o con interventi in free climbing o utilizzando piattaforme aeree.
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