Udine divisa tra le manifestazioni di CasaPound e dell’Anpi

In vicolo Stabernao, l’inaugurazione de “La fronda”, la nuova sede di CasaPound e in piazzale XXVI luglio manifestazione antifascista dell’associazione dei partigiani

Cristian Rigo

UDINE. Da una parte, in vicolo Stabernao, l’inaugurazione de “La fronda”, la nuova sede di CasaPound il cui referente regionale Nicola Di Bortolo si definisce «apertamente fascista», dall’altra centinaia di persone che hanno deciso di rispondere all’appello dell’Anpi e si sono ritrovati in piazzale XXVI luglio di fronte al monumento alla Resistenza progettato dall’architetto Gino Valle, per «contrastare il diffondersi di una cultura neofascista e razzista».

Nel mezzo, a evitare che i due gruppi potessero entrare in contatto decine e decine di poliziotti. Perché da piazzale XXVI luglio è partita poi una camminata che gli organizzatori della rete antifascista avrebbero voluto condurre fino nei pressi della nuova sede di CasaPound, cosa che, per motivi di sicurezza, non è stata consentita dalla Questura tanto che il percorso è stato, non senza polemica, modificato. Così tra i militanti di CasaPound e gli antifascisti non c’è stato alcun contatto diretto ma solo una sorta di “dialogo” a distanza.

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