Udine, chiusi i cinque panifici Alessandra: restano a casa dieci dipendenti

In tre negozi c’è ancora appeso il cartello «Chiuso per ferie», negli altri due subentrate nuove attività

UDINE. Sulla porta dei punti vendita è appeso ancora il cartello “Chiuso per ferie” con l’augurio di buone feste e l’annuncio della riapertura il 7 gennaio. In realtà da quella data il panificio pasticceria Alessandra – che in città ha cinque negozi e un laboratorio a Cussignacco – ha cessato la propria attività dopo 18 anni.

Una decina i dipendenti rimasti a casa. «E questa è stata una scelta davvero difficile perché il dolore più grande è stato quello di dover affrontare i licenziamenti» ha riferito la titolare Feliciana Ognibene. Una chiusura sofferta, ponderata, difficile. «In tutti questi anni – spiega – ho sempre lavorato con passione in tutto e per tutto. Ma l’ultimo periodo era diventato molto pesante nonostante la collaborazione dei dipendenti, che oggi ringrazio, e il sostegno ricevuto da molte persone».

L’azienda ha dovuto fare i conti con «costi di gestione diventati sempre più elevati, lo spopolamento del centro e la concorrenza spietata». Non è stata una decisione presa a cuor leggero, lo ripete Feliciana. «Ho preferito chiudere prima che fosse troppo tardi – dichiara – ma è una scelta che ho preso con le lacrime. Ringrazio tutti quelli che fino a oggi mi hanno sostenuto e continuano a farlo mostrandomi il loro affetto e la loro vicinanza, e tra questi ci sono molti clienti, ma il meccanismo era ormai diventato insostenibile e non riuscivo più a dare quello che ho dato in 18 anni».

La storia del panificio Alessandra – che ogni giorno proponeva 180 tipologie di pane, focacce, grissini, pizze di sua produzione raggiungendo in passato un picco di 20 addetti – finisce qui. Prima la decisione di cedere in estate i due negozi in Corte Savorgnan e in via Cividale, poi quella di chiudere definitivamente le altre tre filiali nelle vie Vittorio Veneto, Monte Grappa e Manzini rimaste aperte fino a Natale.

Il pensiero della titolare corre ai dipendenti. «Tutto ciò che ancora devo – precisa – sarà saldato appena possibile, come è sempre stato fatto senza mai lasciare arretrati indietro». Su questo punto non concordano i sindacati come dichiara Michela Martin della Flai Cgil. «Alcune dipendenti – afferma – si sono rivolte a noi perché dall’estate il pagamento degli stipendi non era regolare. Hanno ricevuto la comunicazione della chiusura del rapporto lavorativo per la cessazione dell’attività e adesso sono state attivate tutte le procedure per il recupero crediti».

Per due ex panifici Alessandra è già iniziato un nuovo corso. Viviana Carrera a luglio è subentrata con la sua pasticceria “Delizie in Corte” nel negozio in via Corte Savorgnan. Offre colazioni, pranzi veloci, ottimi dolci. «Sono contenta di come sta andando il lavoro. La corte è bellissima – spiega – anche se dovrebbe essere valorizzata meglio». Nel negozio di via Cividale, invece, ha aperto dal primo giugno il bar Linea 4 di Silvia Di Bella con rivendita di pane e pasticceria. «Soffriamo un po’ la mancanza di parcheggi – dice – ma ci siamo fatti conoscere nel quartiere il lavoro sta procedendo bene, alcuni giorni meglio, altri peggio, ma non ci lamentiamo». Davanti al negozio chiuso della pasticceria Alessandra in via Vittorio Veneto si ferma una cliente. Legge il cartello. «Continuo a passare ogni giorno dice, ma ormai il 7 gennaio è passato da un pezzo e temo non riapra più. Peccato perché compravo il pane e dei dolci buonissimi» dice proseguendo verso il centro. —




 

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