Udine celebra i 70 anni di Confcommercio

Da De Ponti a Da Pozzo. Lunedì, alle 11, in castello anche il presidente Sangalli

UDINE. Da De Ponti a Da Pozzo, 70 anni di storia di Confcommercio Udine e Confcommercio Fvg. Un traguardo importante che sarà festeggiato, domani, nel salone del Castello a Udine. Andando a scartabellare fra i documenti troviamo un’associazione unica commercio-industria già nel 1893. Poi il primo presidente dell’associazione commercianti: un negoziante di Desio, fondatore poi dell’ Edil Friuli. L’intestazione cita Umberto di Savoia Principe di Piemonte, Luogotenente generale del Regno. La data è il 30 giugno 1945. Il luogo è una stanza «al primo piano della casa in via Vittorio Veneto». Le memorie di quei tempi collocano quell’edificio di fronte alle Poste, al civico 17.

La fondazione

A costituire l’«Associazione dei commercianti della Provincia di Udine» furono Massimiliano Martini, Viscardo Zavatti, Roberto Zoratto, Giuseppe Sferragatta, Marino Provvisionato, Pietro Rizzi, Aurelio Malaghini, Antonio De Re, Onofrio Marzano, Guido Cappelletto, Giovanni Chiaruttini, Ferruccio Iob (titolare di un’impresa d’abbigliamento attiva ancora oggi all’interno dall’associazione, la ditta Tellini), Amos De Ponti, Arturo Basevi, Enrico Burra e Luigi Moschioni. Il primo comitato direttivo lo formano Zoratto, De Ponti, Iob, Zavatti, Basevi e Rizzi. Vi si aggiungono i revisori dei conti Giuseppe Fabiano, Manlio Benedetti e Guido Cappelletto. Il presidente, così si legge nel resoconto del notaio Bronzin, è eletto dal comitato. Si tratta di De Ponti, commerciante nato a Desio. Mentre il primo direttore fu Luigi Cigaina.

De Ponti e l’edilizia

De Ponti, prima della guerra, era stato il fondatore delle Edil Friuli, mentre ai tempi della presidenza dell’associazione commercianti era, assieme alla moglie Silvia Sala, fondatore e titolare della Edil Julia, azienda di edilizia, sanitari e rubinetteria con una filiale anche a Pordenone.

Le origini

Stando alla documentazione risulta operativa un’ “Associazione commercianti, industriali ed esercenti di Udine e provincia” sin dal 1893. Le finalità erano già di appoggio alle iniziativa «d’indole industriale e commerciale», ma soprattutto di «offrire un luogo di ritrovo fornito di pubblicazioni, di giornali e di telegrammi attinenti al commercio, all’industria e alle borse, ed eventualmente una sala di trattenimenti escluso il ballo».

L’unione del 1942

Dopo aver viaggiato in parallelo con gli industriali fino agli inizi degli anni Venti, spunta traccia di verbali di un’“Unione Commercianti” attiva nel 1942. Il direttore era Giuseppe Pivetta, il funzionario Luciano Macor. Alle riunioni partecipava un certo ragionier Bortolo Caleffi in rappresentanza della Federazione Fascista. Lo stesso Macor, nel 1945, figura coordinatore delle riunioni di uno dei primi mandamenti, quello di Codroipo (i documenti d’epoca parlano di “riunioni zonali”). Un altro già operativo quell’anno era quello di San Vito al Tagliamento.

Una rivista già negli anni ’20

Tra i documenti storici anche le rassegne del “Commercio Friulano”, la rivista per gli associati. Il numero di più lunga data è dell’11 gennaio 1930 (si parla tra l’altro della politica finanziaria del governo e del fisco), con la precisazione che si tratta dell’ottavo anno di pubblicazione. L’avvio della stampa, dunque, risale ai primi anni Venti.

Le prime regole al 1945

Al 1945 risalgono le prime regole. A potersi iscrivere sono le ditte che esercitano il commercio all’ingrosso e al dettaglio di qualunque genere di merci e gli esercenti, «purché con sede o succursale dell’azienda in provincia di Udine». Iscrizione libera ma, così chiarisce l’articolo 7 dello statuto di 70 anni fa, con l’impegno «per almeno un triennio al versamento delle quote annuali». Quote che furono definite in rapporto all’imponibile dell’azienda: si andava da un minimo di 150 a un massimo di 2 mila lire di iscrizione.

I gruppi

Comparivano pure i primi gruppi, addirittura 38: dai commercianti di tessuti, mercerie e chincaglierie a quelli di prodotti chimico-farmaceutici, dagli importatori ed esportatori di pesce fresco a chi si occupava invece di prodotti zootecnici, legami, libri e carta, fino agli agenti di commercio e agli spedizionieri. Ma un po’ tutti i settori erano già rappresentati: orafi, mobilieri, ottici, fotografi, autorivenditori, ortofrutticoli, panificatori, macellai, tabaccai, albergatori, baristi e ristoratori. Tra i dirigenti del gruppo vini e bevande figurava anche Giuseppe Peccol, fondatore dell’azienda tutt’oggi associata.

Sedi e presidenti

Da allora la sede provinciale di Confcommercio è rimasta a Udine fino al 2013. All’inizio degli anni Settanta l’associazione ha spostato i suoi uffici in via della Rosta, mentre nel 1989 ha preso posto in viale Duodo, dove è rimasta per 24 anni prima del recente trasferimento, nell’ottobre 2013, alle porte di Udine, nella nuova “casa” di Feletto Umberto. I presidenti dopo De Ponti? Antonio Camuffo (1960-1968), Ricciotti Esente (1968-1980), Adone Zoratto (1980-1988), Guglielmo Querini (1988-1993), Claudio Ferri (1993-2002) e Giovanni Da Pozzo, attualmente in carica. La prima sede a Udine fu in via Vittorio Veneto.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto