Udine, c’è il rapper-idolo MadMan: cellulari impazziti per i selfie

UDINE. Feltrinelli “presa d’assalto”, venerdì pomeriggio, dai fan del rapper pugliese MadMan che ha firmato centinaia di copie del suo primo cd da solista “Doppelganger” (TantaRoba Label/Universal).

Emozionati i ragazzi che si sono messi in fila educatamente già dalle 14, per conoscere il loro idolo capace di incarnare e rappresentare attraverso la musica una delle espressioni del disagio giovanile contemporaneo. MadMan, nome d’arte di Pierfrancesco Botrugno, freestyler di Grottaglie classe 1988, ha fatto un’ascesa rapidissima scalando le classifiche dopo il milione e cinquecentomila clic su You Tube per “Come ti fa Mad”.

Moltissimi giovani, più i ragazzi che le ragazze (dai 14 ai 18), provenienti da Udine ma anche da Cervignano, Gorizia, Monfalcone e Portogruaro. Il rapper accolto con un urlo di gioia, non ha deluso le aspettative. Attentissimo ai suoi fan: «Non voglio che aspettino, sono in coda da ore», ha detto il cantante appena arrivato nella libreria udinese.

T-shirt, braccia tatuate, occhiali scuri, si è mostrato gentile e disponibile con tutti. “Bella raga o bella zia” i saluti che ha scambiato con i fan, salutati uno a uno con stretta di mano. Poi la foto d’ordinanza con i cellulari. Ognuno ha avuto infatti la possibilità di immortalare lo speciale incontro.

Così la scena underground a cui appartiene questo giovane artista, che vive sul Web e si nutre quasi solo di social network e download, soffiando spesso il primo posto in classifica a cantanti che godono di un’esposizione, ha avuto il suo giornaliero tributo di scatti e commenti postati in tempo reale.

Il rapper MadMan a Udine

«È la prima volta che vengo a Udine – ha raccontato MadMan – ieri ero a Genova. Tutti educati sti ragazzi che incontro, mi davano anche del lei».

Il primo a farsi firmare il cd è Gianmatteo di Udine. «Mi piace questo pezzo, si intitola Ramadam, racconta mostrando il cd appena autografato. Lui non solo fa belle canzoni ma ha pure una bella voce». Il segreto del successo del ventisettenne pugliese che con “Doppelganger” si candida a scalare la classifica?

«Racconto la mia vita, quello che provo, cose intime e personali, spesso anche esplicite, senza fare la morale a nessuno». «Ma nelle sue canzoni c’è anche la paura – confida Marta – insieme a tutte le altre cose che provi nella vita».