Udine, bloccati nell’ascensore in ospedale

È accaduto anche a due donne incinte. Hanno chiamato i carabinieri. L’Azienda: nessun disguido, i tecnici sono arrivati subito
Silvano Trieste 07/05/2015 Via Coroneo 13, Uffici del Giudice di Pace, il cartello posto vicino all' ascensore
Silvano Trieste 07/05/2015 Via Coroneo 13, Uffici del Giudice di Pace, il cartello posto vicino all' ascensore

UDINE. Maledetto ascensore. È proprio il caso di dirlo perché, negli ultimi giorni, nel padiglione Pensionanti, si è bloccato più volte creando diversi disagi alle persone. C’è chi ha chiamato il 112, il centralino dei carabinieri, e chi invece, colta da attacco di panico, sostiene di aver atteso il manutentore per circa mezz’ora. Ma l’Azienda sanitaria universitaria Santa Maria della Misericordia assicura: «I tecnici hanno agito tempestivamente».

Lunedì, poco prima di mezzogiorno, nell’ascensore sono entrate sei persone, tra le quali una signora incinta. La cabina è partita, ma quando è arrivata tra il sesto e il settimo piano si è fermata. Pia Beuzer, come scrive in una nota, ha suonato ripetutamente l’allarme.

L’ha fatto fino a quando è riuscita a parlare con una centralinista. Ma nonostante ciò non è successo nulla. Ecco perché «dopo 20 minuti», questo sostiene Beuzer, ha composto il 112 che l’ha messa in contatto con i vigili del fuoco. «Sei minuti dopo eravamo fuori» aggiunge attribuendo, sulla base di quanto le è stato riferito dalla centralista, la causa della brutta avventura a un inghippo tra l’ospedale e i manutentori dell’ascensore.

«Non è così, è tutto regolare», fa sapere l’Azienda assicurando che «dall’allarme al momento in cui le persone sono uscite dall’ascensore non sono trascorsi più di sette minuti». E a “liberarle” non sono stati i vigili del fuoco bensì gli stessi manutentori.

«La squadra dei vigili del fuoco è arrivata quando era tutto finito». E ancora: «Suonando ripetutamente l’allarme la chiamata non passa al call-center bensì all’ufficio tecnico della ditta che garantisce le manutenzioni ed evidentemente, il tecnico, ha fatto notare che avevano sbagliato interlocutore».

Ma nello stesso ascensore, martedì notte, è rimasta bloccata anche Vanessa Ramazzotti, incinta pure lei. Un’emergenza l’aveva costretta a sottoporsi ad alcuni controlli e i medici del reparto Ginecologia, le avevano raccomandato massimo riposo. Scendeva assieme al marito e tra il quarto e il quinto piano l’ascensore si è bloccato.

«Abbiamo suonato contemporaneamente il campanello d’allarme e il pulsante di chiamata d’emergenza e dopo 10 minuti una voce ci ha chiesto da quale ospedale stavamo chiamando», racconta la donna nel far notare che il tecnico è arrivato dopo mezz’ora. L’attesa le ha creato una certa ansia ed è stata colta da una crisi di panico. Anche in questo caso, però, l’Azienda, pur comprendendo il disagio anche perché la signora non stava bene, fa sapere: «La signora è rimasta nell’ascensore non più di 12 minuti».

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