Udine, allo stadio controlli in modalità antiterrorismo per la partita Italia-Israele. In 3mila al corteo pro Palestina

Stato di massima attenzione per la sfida degli azzurri di Spalletti valevole per la Nations League. L’area dello stadio è off limits, zona rossa ampliata al parcheggio. Tutti gli aggiornamenti

Controlli all'esterno dello stadio Friuli prima di Italia-Israele (foto Petrussi)
Controlli all'esterno dello stadio Friuli prima di Italia-Israele (foto Petrussi)

Italia-Israele, non solo calcio. Una partita di pallone, quella in programma lunedì 14 ottobre, destinata a essere ricordata non solo per l’aspetto sportivo, ma anche (e soprattutto) per l’imponente servizio d’ordine messo in campo dalla questura.

Centinaia di agenti e di steward che dalla mattinata di domenica 13 ottobre blindano gli accessi allo stadio Friuli per garantire la sicurezza della Nazionale israeliana e di tutti gli spettatori (poco meno di 12mila i tagliandi staccati).

Per gli organizzatori circa 3mila i partecipanti al corteo pro Palestina, 1.500 per la questura di Udine.

Nella notte tra domenica 13 e lunedì 14 ottobre sono comparsi messaggi con bombolette spray sul palazzo della Regione e del Comune di Udine (Qui le reazioni della politica)

Ecco la cronaca della giornata tra interventi, immagini e video dai luoghi della protesta

Sommario
  • Terminato il corteo pro Palestina

    Circa due ore dopo la partenza, poco dopo le 19, il corteo pro Palestina ha raggiunto la destinazione finale in piazza XX settembre a Udine, dove i manifestanti si sono fermati.

  • Controlli in modalità anti-terrorismo allo stadio Friuli

    Controlli in modalità antiterrorismo vengono effettuati per ogni veicolo e ogni persona che si avvicina al Bluenergy stadium di Udine per assistere a Italia-Israele. Le verifiche sono iniziate alle 17.30 con tutto il personale di servizio allo stadio per poi procedere con i 450 steward ingaggiati per l'occasione.

    Nessuno è esente da stringenti controlli di polizia. Le forze dell'ordine dispongono anche di mezzi blindati ed enormi dissuasori impediscono l'arrivo di veicoli nella zona pedonale. Per chiunque debba varcare la zona rossa, viene controllato ogni vano del veicolo, qualsiasi borsa e gli oggetti personali. Verifiche che comportano il formarsi delle prime code. Il clima fuori dallo stadio resta comunque festoso: sono centinaia i bambini assieme alle loro famiglie che stanno attendendo il loro turno per entrare nell'impianto sportivo.

  • Di Lenardo (Avs): «È un problema etico»

    Al corteo pro Palestina, come ha spiegato Andrea Di Leonardo, capogruppo Avs comune di Udine, «hanno aderito 89 realtà tra associazioni, partiti, sindacati e collettivi. Gli organizzatori sono invece quattro: il Comitato della Palestina di Udine, Giovani palestinesi, la comunità palestinese del Veneto e del Friuli e l’associazione Salam. Se ci indigniamo più per delle scritte con vernice lavabile che per le armi che l’Italia continua a mandare a un Paese in guerra abbiamo grosso problema etico».

     

     

  • Il sindaco De Toni arrivato allo stadio Friuli

    Il sindaco di Udine, Alberto Felice De Toni, è arrivato intorno alle 18 allo stadio Friuli, dove assisterà alla partita Italia-Israele, valevole per la Nations League. Atteso anche il governatore del Fvg, Massimiliano Fedriga.

  • In migliaia per la Palestina: “Basta con questa apartheid”

    La mobilitazione è promossa da Comitato pro Palestina di Udine, Comunità palestinese Fvg e Veneto, Salaam Ragazzi dell'Olivo e Giovani palestinesi Fvg. Numerose le bandiere palestinesi che sventolano tra i manifestanti. Ad aprire il corteo anche lo striscione "Diamo un calcio all' apartheid. Fuori Israele dalla Fifa". Varie le bandiere della pace; di partiti, come Verdi, Prc, Insieme liberi e sindacati come Spi Cgil. "E' in corso un genocidio, non sarà una partita a farcelo dimenticare", è uno degli slogan del corteo. E ancora "un unico obiettivo, boicottare Israele", "Fifa ban Israel". "Questa partita è una competizione internazionale, che dà spazio a Israele per legittimarsi e nascondere i suoi crimini", lamentano alcuni rappresentanti del Comitato pro Pal, che chiedono il bando di Israele dalle competizioni sportive.

    La manifestazione è iniziata con l'inno della Palestina e con un intervento di un rappresentante della Comunità palestinese Fvg, Amer Hasan, a favore della libertà del popolo: "La pace verrà in Medio Oriente quando la vita di un bambino palestinese avrà lo stesso valore di quella di un bambino ebreo". Prima dell'avvio del corteo anche un botta e risposta per diversità di vedute tra manifestanti, subito concluso. Massiccio lo schieramento di forze dell'ordine che accompagna il corteo e presidia le altre aree del centro città. (ANSA).

  • Corteo pro Palestina a Udine, secondo le forze dell’ordine sono 1.500 i partecipanti 

    È scattato poco dopo le 17 di lunedì 14 ottobre il corteo pro Palestina organizzato in centro a Udine prima della partita tra Italia e Israele, valida per la Nations League. Secondo una prima stima delle forze dell’ordine sono 1.500 i manifestanti.

  • Open Fvg al corteo pro Palestina, Honsell: "Fedriga e De Toni preferiscono andare allo stadio"

    Il consigliere regionale di Open Sinistra Fvg ed ex sindaco di Udine, Furio Honsell, in prima linea al corteo pro Palestina organizzato tra le vie del centro del capoluogo friulano prima della partita Italia-Israele, valevole per la Nations League.

    In una città blindata dalle imponenti misure di sicurezza, con mille agenti delle forze dell'ordine schierati in città e allo stadio Friuli, Honsell ha lanciato una frecciata al presidente della Regione e all'attuale primo cittadino: “Non capisco come Fedriga e De Toni possano godersi una partita di calcio in questo clima”.

  • Duecento persone al corteo pro Palestina, atteso un treno di manifestanti da Trieste

    Inizia a riempirsi piazza della Repubblica a Udine. Alle 17 presenti circa 200 persone, ma è atteso un treno da Trieste con una robusta presenza di manifestanti. Presente al corteo Furio Honsell, consigliere regionale di Open Sinistra Fvg ed ex sindaco di Udine: «Non capisco come il governatore Fedriga e il primo cittadino De Toni possano godersi una partita di calcio in questo clima»

  • Moretuzzo: «Condanniamo atti vandalici, non è così che si manifesta il dissenso»

    «Le scritte apparse sui muri della sede regionale di Udine e davanti al municipio della città non sono accettabili. Non è certo questo il modo di esprimere il proprio dissenso rispetto a scelte istituzionali che possono essere condivise o meno». Questa la condanna espressa dal Capogruppo di Patto per l’Autonomia-Civica FVG alle scritte vandaliche apparse oggi a Udine.

    «La libertà di manifestare il proprio pensiero è un diritto garantito dalla Costituzione, vanno utilizzati gli strumenti e le modalità corretti per esercitarlo. La situazione di grave conflitto che è esplosa in Medio Oriente deve preoccupare ciascuno di noi ed è giusto che anche l’opinione pubblica del nostro Paese si mobiliti, senza contrapposizioni esasperate, comprese le accuse strumentali di antisemitismo a chi si limita a condannare le azioni militari del governo israeliano. La cessazione del conflitto e il rispetto del diritto internazionale devono essere un obiettivo condiviso, senza distinzioni di parte», conclude Moretuzzo.

  • Forza Italia: scritte a Udine da condannare con fermezza

    “Sfregiata la sede della Regione in via Sabbadini. Insudiciato Palazzo d’Aronco in centro città. La furia dell’intolleranza e dell’antisemitismo si è abbattuta sulla città di Udine ostentando tutta la sua inciviltà. Da parte nostra condanniamo chi ha lordato Regione e Comune con messaggi inqualificabili”. Andrea Cabibbo, Roberto Novelli e Michele Lobianco, consiglieri regionali di Forza Italia, vergano “poche ma chiare parole per stigmatizzare chi si ostina a buttare ancora benzina sul fuoco. La partita tra Italia e Israele, per ovvie ragioni, trascende i confini dello sport e diventa un appuntamento molto delicato da diversi punti di vista. In un momento del genere non abbiamo bisogno di piromani, ma di persone responsabili che comprendano come ogni singola provocazione possa determinare conseguenze non banali. Ci aspettiamo che tutti i rappresentanti politici, tra oggi e domani, non cedano alla tentazione di usare questa partita come arma politica”.

    Secondo Forza Italia “sbaglia chi si ostina a enfatizzare differenze tra le parti perché questo clima di tensione diventa terreno fertile per chi vuole la guerriglia. Il Friuli Venezia Giulia è una terra solida, civile e autorevole: abbiamo la grande occasione per confermare quanto di buono abbiamo saputo fare nel corso degli anni trasmettendo messaggi chiari, forti e rispettosi. Invitiamo tutti i cittadini e le famiglie ad andare a vedere la partita e tifare per la nostra nazionale, questo è il modo migliore di rispondere a chi vuole solo strumentalizzare un evento sportivo per avere un po' di visibilità”.

  • Dreosto, scritte vergognose e antisemite

    “Le scritte contro la Regione Friuli Venezia Giulia per aver deciso giustamente di dare il patrocinio alla partita tra Italia e Israele sono vergognose e antisemite. Lo sport deve unire, creare dei ponti e un dialogo tra popolazioni. Voler a tutti i costi fare polemica su questa
    partita è l’evidenza che alcuni non vogliono abbassare i toni e strizzare l’occhio a Hamas o Hezbollah. Auspico che gli autori possano essere riconosciuti e consegnati alle autorità competenti. È necessario che in futuro il Comune di Udine e il suo sindaco de Toni possano
    valutare con maggiore attenzione prese di posizione contraddittorie che hanno ingenerato confusione non agevolando il tentativo di abbassare i toni ed esacerbando frange di violenti e antisemiti che ora si sentono titolari di imbrattare i muri e scrivere frasi ingiuriose.” Così in una nota il senatore e segretario regionale Lega FVG Marco Dreosto.

  • Serracchiani, scritte incivili alzano tensione

    “Le scritte che hanno imbrattato Udine sono incivili e mirano ad alzare la tensione intorno ad un evento sportivo per il quale sarebbe richiesto un supplementare impegno distensivo, come sta facendo l’associazione Rondine Cittadella della Pace. L’espressione pacifica delle opinioni va tutelata ma non può mai sconfinare in atti intrinsecamente aggressivi come queste scritte. Non sono questi i modi con cui si favorisce un processo di giusta pace in Medio Oriente, al contrario ogni strategia divisiva allontana il dialogo e riduce gli spazi entro cui il nostro Paese può esercitare un ruolo distensivo”. Lo afferma la deputata Debora Serracchiani, della segreteria nazionale del Pd, a proposito delle scritte vandaliche apparse a Udine fuori dal palazzo della Regione e dal Comune, a poche ore dalla partita Italia-Israele.

  • Vidoni, capogruppo di Fratelli d'Italia in Consiglio comunale a Udine: «Clima intollerante»

    "Le scritte apparse nella notte, come 'Regione e Comune complici del genocidio palestinese, #banIsrael', non sono solo un semplice vandalismo e un attacco all'evento sportivo in sé, ma rappresentano un'offesa grave a tutto il popolo israeliano e alle persone di religione ebraica. È preoccupante assistere a questo clima di tensione e odio: quelli accaduti sono dei veri e propri atti antisemiti che non possono essere tollerati. Ci auguriamo che i responsabili vengano immediatamente individuati e chiamati a rispondere delle loro azioni. Rispondendo al consigliere comunale Andrea Di Lenardo, che ha chiesto un'interrogazione parlamentare sui costi sostenuti per difendere la nazionale israeliana presente a Udine, vorrei sottolineare che, se siamo giunti a questa situazione, il consigliere Di Lenardo e i suoi compagni dovrebbero assumersi la responsabilità di quanto sta accadendo. Dovrebbero innanzitutto chiedersi quanto sia costato garantire la sicurezza della città per la manifestazione contro la partita e Israele, da loro organizzata, sperando che non emergano ulteriori problemi durante il corteo. Infine, un pensiero particolare va ai giocatori dell'Italia e soprattutto a quelli israeliani, considerato che per loro non sarà di certo facile giocare in questo clima. Dispiace che non possano portare con sé un buon ricordo di Udine, piccola città di provincia che merita di essere conosciuta per ben altro." Lo afferma in una nota Luca Onorio Vidoni, Capogruppo di Fratelli d'Italia in Consiglio comunale a Udine.

  • Udine, mille agenti per il corteo pro Palestina e la partita: agenti dei servizi segreti nell’hotel di Israele

    Saranno circa un migliaio gli agenti che vigileranno, nel pomeriggio e nella serata di lunedì 14 ottobre, sulla manifestazione pro Palestina e sulla partita di calcio Italia-Israele, entrambe in programma a Udine. Assieme alle forze dell'ordine, ci saranno 450 steward che la Figc ha ingaggiato tra il personale che normalmente collabora con l'Udinese: avranno il compito di procedere a una serie di pre-filtraggi prima di entrare nella zona rossa, che comprende gran parte delle arterie attorno allo stadio.

    Si tratta di un'area invalicabile, con recinzioni, dissuasori e mezzi blindati, bonificata dagli artificieri. Blindato, non solo da polizia e carabinieri, ma anche dai servizi segreti - italiani e israeliani - l'hotel cittadino dove alloggia la squadra ospite. Controlli rafforzati anche nei pressi dell'albergo degli azzurri, dove tuttavia il clima è di festa per il ritorno della nazionale dopo alcuni anni di assenza dal Friuli. I controlli delle forze dell'ordine, per chi si reca allo stadio, inizieranno già dall'uscita dalla grande viabilità: il consiglio è di arrivare almeno due ore prima, i cancelli saranno aperti alle 18.30. La scarsa affluenza - 11.700 spettatori, su una capienza di 25 mila - dovrebbe evitare lunghe attese. Alla gara assisteranno anche il sindaco di Udine, Alberto Felice De Toni (che in un primo momento aveva negato il patrocinio), il presidente dell'associazione Italia-Israele di Udine, Giorgio Linda, e il rabbino capo di Trieste, Alexander Meloni.

  • Partita Italia-Israele, il questore di Udine: «Stato di attenzione ai massimi livelli» 

    «L’attenzione che stiamo riservando» alle misure di sicurezza per la partita Italia-Israele, ma anche per la manifestazione pro Palestina, entrambe in programma in città nella giornata di lunedì 14 ottobre, ha spiegato il questore di Udine, Alfredo D’Agostino, «è chiaramente ai massimi livelli per le implicazioni che un evento del genere potrebbe avere in questo momento, pur trattandosi soltanto di un evento sportivo»

  • Open Sinistra Fvg, Honsell: “Parteciperemo al corteo”

    "Oggi, come Open Sinistra FVG, parteciperemo al corteo di protesta per lo svolgimento della partita di calcio Israele-Italia, senza ignorare che nel medesimo momento l'esercito di Israele continua le azioni militari a Gaza e in Libano, che stanno provocando tanti morti innocenti. Come potranno questa sera gioire sugli spalti Fedriga, De Toni e Bordin, che hanno dato il patrocinio alla partita facendo finta che tutto sia normale, mentre fanno fuoco le armi? Da oltre un anno chiediamo un cessate il fuoco, ma ciò non è stato mai preso in considerazione.
    La guerra, soprattutto contro i civili, non è mai giustificata. Parteciperemo alla manifestazione per condannare simbolicamente la mancanza di umanità che fa girare la faccia verso uno stadio di calcio e tacere sul genocidio a Gaza.
    Troviamo anche molto grave la minaccia che ha fatto l'amministrazione comunale di Udine che saranno emanate sanzioni disciplinari verso i "vigili" che non vorranno partecipare alle iniziative legate alla partita perché sprovvisti del necessario equipaggiamento."
    Così si è espresso Furio Honsell, Consigliere regionale di Open Sinistra Fvg.

  • Si dissocia anche il Pd: condanna per i vandalismi di Udine

     «Gli atti di vandalismo commessi contro il palazzo della Regione e il Comune di Udine vanno condannati senza se e senza ma. Gesti del genere, compiuti nell'ombra, sono deprecabili e odiosi, soprattutto se a essere colpiti sono simboli di istituzioni democratiche che come tali rappresentano tutti i cittadini». Lo afferma il capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Diego Moretti commentando i gesti di vandalismo commessi ai danni del palazzo della Regione Fvg a Udine e di palazzo D'Aronco, sede del Comune di Udine, dove sono comparse delle scritte rivolte contro Regione e Comune “complice del genocidio palestinese, #banIsrael”. «I gesti commessi da pavidi ignoti non hanno nulla a che fare con i valori dello sport come momento di superamento di confini e incontro di valori, anzi rappresentano l'esatto contrario e per questo l'auspicio è che le indagini che stanno svolgendo le forze dell'ordine portino ai responsabili».

  • Loperfido (FdI): «Dilagante antisemitismo»

    “Gli atti di vandalismo di Udine, fuori dal palazzo della Regione e dal Comune a poche ore da Italia-Israele, unitamente al clima che si sta generando attorno all’evento, testimoniano chiaramente quanto sia dilagante, anche nei nostri territori, l’antisemitismo. Un fenomeno che ci preoccupa molto e da contrastare tutti insieme contro ogni forma di estremismo. Queste frange estremiste, evidentemente attive anche sul nostro territorio, possono aver anche generato in queste settimane tutte le incertezze del sindaco nel concedere il patrocinio”: lo scrive in una nota l’onorevole di Fratelli d’Italia Emanuele Loperfido.

    “Tutte le parti dovrebbero essere impegnate e concentrate sul processo di pace. Purtroppo non è affatto cosí, e ne dobbiamo prendere tutti consapevolezza per riavere il controllo della situazione”, evidenzia Loperfido. “Lo sport, con i suoi valori, è un veicolo di pace e dialogo, usarlo per altri fini è ignobile - afferma il deputato pordenonese -. Mi auguro che i responsabili possano essere presto individuati e sanzionati”.

  • Di Bert (Fp): «Facinorosi che alimentano polemiche»

    «Sono facinorosi che meritano solo di essere individuati e puniti, senza sconti. E su ciò sono convinto che le forze di polizia, con l’ausilio dei sistemi di videosorveglianza, daranno presto un nome e un volto agli autori di un gesto che posso solo definire ignobile, messo in atto imbrattando la sede della Regione e del Comune di Udine».È questo il commento del Consigliere regionale Mauro Di Bert, Capogruppo di “Fedriga Presidente”, alle scritte realizzate stanotte davanti a Palazzo D’Aronco e in via Sabbadini. «Il clima divisorio, creato ad arte da una certa ideologia politica, in occasione di un evento che doveva essere solo di sport, ha già ottenuto un primo risultato negativo, allontanando le persone dallo stadio, come confermano i dati dello sbigliettamento – aggiunge Di Bert - a queste latitudini non capita spesso di avere la Nazionale di calcio Italiana ospite e sarebbe stato davvero bello poter far sentire agli Azzurri, in serena libertà, il sostegno del Friuli Venezia Giulia». «Non trovo davvero giustificazione per quanti, in queste settimane, hanno sporcato un evento di sport, usandolo come pretesto per polemiche ideologiche – conclude il Capogruppo di FP - dimenticando magari che chi scenderà in campo lo farà esclusivamente per giocare al massimo, in onore della maglia che indossa, incolpevole di quanto sta accadendo nel suo Paese».

  • Gravina (Figc): «Non potrò essere presente all’evento del 28 ottobre»

    Non potrà esserci per impegni presi in precedenza il presidente Figc Gabriele Gravina che, intervenuto al Forum del Messaggero Veneto, ha parlato anche del caso del patrocinio prima negato poi concesso dal comune di Udine alla partita Italia-Israele: «Il calcio non è uno strumento di discussione politica. Noi riteniamo di essere sempre stati super-partes, veicolo di pace e di unione, di aggregazione. Non possiamo pensare di dividerci su questo argomento». Poi un passaggio su quanto successo a Udine: «Ho rispettato la scelta del sindaco di Udine e abbiamo seguito quanto successo, tramite la mediazione di Ermes Canciani». De Toni, che ha concesso il patrocinio pochi giorni prima della partita, ha fortemente spinto per l’evento di pace in collaborazione con l’associazione Rondine, evento che si terrà il 28 ottobre: «Abbiamo sentito il ministro Abodi anche per questo, oltre alla comunità ebraica, e vi abbiamo aderito. La mia presenza? Il 28 non ci saremo, nonostante l’invito di Vaccari di Rondine, poiché impegnati nel Consiglio federale dove dovremmo discutere della assai importante proposta di modifica dello stato del 4 novembre»

  • Il prefetto di Udine: «Siamo in un momento di tensione»

    Imponente la macchina della sicurezza messa in campo dalla Prefettura di Udine. Su quanto fatto e su quello che succederà è intervenuto anche Domenico Lione che ha così commentato: «Siamo in un momento di tensione. In occasione della partita Italia Israele il dispositivo di prevenzione è in piedi e saranno predisposte tutte le misure necessarie per gestire l’ordine pubblico. Le misure di sicurezza si adatteranno sulla base degli eventi che si verificheranno nelle prossime ore».

     

  • Spalletti: «Molti israeliani sono contro la guerra, convinciamone altri»

    La partita contro la nazionale israeliana arriva nei giorni più difficili per la pace in Medio Oriente, e con la tensione creata dagli attacchi delle forze Idf alle basi Unifil in Libano. "Sappiamo che molti israeliani sono contro la guerra, giochiamo anche per convincerne qualcuno di più alla pace", ha detto prima di arrivare a Udine da Coverciano il ct, invocando poi "pace per quel lembo di terra". Spalletti si affida alla "civiltà" della città da cui è partita la parabola del suo successo. Ora, il ct azzurro si deve preoccupare di riconfermare la fama di vincente - e cancellare sempre più le scorie dell'Europeo - con una squadra giovane, senza lo squalificato Pellegrini e qualche cambio di routine, visti gli impegni ravvicinati.

  • Bernardis (Fp): “Un grave gesto di vandalismo”

    "Esprimo la mia ferma condanna per il grave gesto di vandalismo compiuto contro la sede della Regione Friuli Venezia Giulia a Udine. Il deturpamento di un bene pubblico, simbolo dell'istituzione regionale e patrimonio di tutti i cittadini, è un atto incivile che va stigmatizzato con forza". Lo afferma, in una nota, il consigliere regionale Diego Bernardis (Fedriga presidente), che aggiunge: "Dare il patrocinio a un evento sportivo, come la partita Italia-Israele, è un riconoscimento dovuto ai valori positivi che lo sport incarna:unità, rispetto e superamento dei confini attraverso l'incontro pacifico. Opporsi a tali valori, come dimostrato da questo atto vandalico, significa non solo ignorare il significato di un gesto simbolico come il patrocinio, ma anche agire contro i princìpi fondamentali della convivenza civile".

    "L'auspicio è che i responsabili vengano presto individuati e chiamati a rispondere delle proprie azioni. Sarebbe utile - prosegue il consigliere di Maggioranza - che fossero impiegati in attività socialmente utili, affinché possano riflettere e comprendere appieno la gravità del gesto compiuto". "Lo sport unisce, supera barriere e favorisce la coesione sociale. Episodi di questo genere, mossi da ignoranza e violenza, non possono trovare spazio nel nostro tessuto sociale, e vanno affrontati con decisione", conclude Bernardis.

  • I controlli allo stadio: il video

    È scattato domenica mattina alle otto il piano di sicurezza in vista della partita di calcio tra l’Italia e Israele, in programma lunedì sera allo stadio Friuli. Viale Candolini è stato completamente interdetto al traffico, sia per i pedoni sia per le automobili. Tutto il perimetro dell’impianto sportivo e delimitato da transenne anti scavalcamento e ogni accesso è controllato non solo dagli Stewart ma dal personale delle forze dell’ordine, e della polizia e dei carabinieri in particolare. Sul posto anche i reparti cinofili e antisabotaggio. La sicurezza intorno allo stadio diventerà ancora più serrata lunedì giorno della partita quando senza pass o biglietto sarà veramente impossibile avvicinarsi all’area

  • Gli operai già al lavoro per rimuovere le scritte dal palazzo della Regione

  • Dura condanna di Fedriga

    È durissima la condanna di Massimiliano Fedriga nei confronti di coloro che, nella notte, hanno sfregiato il palazzo della Regione a Udine, in via Sabbadini, e l'area di fronte al Comune con scritte contro il patrocinio concesso dai due enti alla gara di stasera tra Italia e Israele. "Ci troviamo di fronte all’emblema dell’antisemitismo - ha attaccato il governatore -. Gli autori di questo gesto possono raccontarla come vogliono, ma quando si contesta il patrocinio a una partita di calcio semplicemente perché giocano persone d’Israele, e di religione ebraica, si cade nel puro ed evidente antisemitismo che deve sempre essere condannato e combattuto con forza. Non ci sono giustificazioni".

  • La raccomandazione della questura

    Poiché le verifiche nei confronti degli spettatori della partita saranno serrati, e richiederanno del tempo, la questura invita le persone a raggiungere lo stadio con un congruo anticipo rispetto al calcio d’inizio. I cancelli saranno aperti alle 18.30 e la raccomandazione della questura è di arrivare prima delle 20, per non rischiare di perdersi l’inizio del match, previsto per le 20.45. «L’arrivo con un certo anticipo permetterà di evitare la formazione di lunghe code all’esterno – è la raccomandazione della questura – evitando così attese ed eventuali disagi».

  • Gli accessi ai varchi 

    La Figc ha comunicato misure straordinarie anche per quanto riguarda i varchi di accesso allo stadio Friuli. Nel dettaglio: 
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    • Ai settori Tribuna Centrale, Vip, Tribuna Centrale Sud, Tribuna Laterale Sud si accederà all’impianto esclusivamente attraverso i varchi K3.
    • Gli acquirenti dei biglietti dei settori Tribuna Centrale, Vip, Tribuna Centrale Nord, Tribuna Laterale Nord dovranno accedere all’impianto esclusivamente attraverso i varchi K14.
    • Gli acquirenti dei biglietti del settore Curva Nord dovranno accedere all’impianto esclusivamente attraverso i varchi K10 e K9.
    • Gli acquirenti dei biglietti del settore Distinti dovranno accedere all’impianto esclusivamente attraverso i varchi K8 e K9 a Nord e K7 e K6 a Sud.
    • Gli acquirenti dei biglietti del settore Curva Sud dovranno accedere all’impianto esclusivamente attraverso i varchi K4.
    • I possessori di un biglietto Disabili, dotati di un parcheggio per persone con disabilità, dovranno accedere all’impianto esclusivamente attraverso il varco carraio K2.
  • Vandalizzato anche il centro di Udine

    Ma le scritte non si sono fermate sotto il palazzo della Regione. Diverse altre, questa volta con vernice nera, sono state ritrovate in centro a Udine, sotto palazzo d’Aronco. 

  • Le prime scritte sul palazzo della Regione Fvg

    Un'altra scritta di protesta realizzata con lo spray rosso, a poche ore dal fischio d'inizio della partita Italia Israele, è comparsa, lunedì 14 ottobre, davanti alla sede della Regione Fvg, in via Sabbadini a Udine. Sul posto è intervenuta la Digos. Le forze dell'ordine, anche con l'ausilio delle telecamere di videosorveglianza installate nella zona, hanno avviato le indagini per risalire ai responsabili. Gli autori della scritta non sono stati ancora identificati.

  • Restrizioni e corteo

    Lungo viale Candolini, dalle 8 di domenica 13 divieto di accesso sia per le auto, sia per pedoni e ciclisti. E oggi le maglie dei controlli si restringeranno ulteriormente. Potranno passare solo i possessori dei tagliandi per la partita e gli addetti ai lavori con il pass. Le restrizioni coinvolgeranno pure alcune strade del centro, interessate dal passaggio del corteo pro Palestina, che vedrà la partecipazione di associazioni del Friuli e della Venezia Giulia. Anche in questo caso le misure di sicurezza da parte delle forze dell’ordine saranno straordinarie.

  • Il corteo pro Palestina alle 17

    A rendere la giornata ad alto rischio c’è il corteo pro Palestina previsto nel pomeriggio con partenza da piazza della Repubblica alle 17 per raggiungere piazza XX settembre attorno alle 19.30. Al di là della chiusura al traffico delle strade coinvolte durante il passaggio del corteo, è stato disposto dalla polizia locale un divieto di transito e di sosta, a partire dalle 15.45, lungo via Roma, viale Europa Unita, piazzale D’Annunzio, piazzetta del Pozzo, via Aquileia, via Vittorio Veneto, piazzetta Beato Bertrando, piazza Duomo, via Stringher e piazza XX Settembre. L’evento è organizzato dalla Comunità palestinese del Veneto e del Friuli Venezia Giulia, dalla sezione regionale dei Giovani palestinesi d’Italia, dall’associazione triestina Salaam ragazzi dell’olivo e dal Comitato per la Palestina di Udine. Hanno aderito anche i movimenti no vax e no mask (rappresentati dal consigliere comunale di Trieste, il friulano Ugo Rossi), insieme ad alcuni esponenti udinesi del centrosinistra.

    « in corso un genocidio. Non sarà una partita a farcelo dimenticare»: questo lo slogan scelto per pubblicizzare l’evento, con centinaia di volantini che negli ultimi giorni sono stati distribuiti sulle auto in sosta. L’auspicio di tutti è di non dover assistere alle scene di guerriglia urbana che hanno caratterizzato il corteo pro Palestina di Roma una settimana fa.

  • Uomini e mezzi sul campo

    Un’area militarizzata. Così si presentano viale Candolini e le vie limitrofe. Decine di agenti di polizia, carabinieri e guardia di finanza, a cui vanno aggiunti un centinaio di steward. Ci sono i reparti cinofilo e antisabotaggio che passano al setaccio ogni angolo del perimetro del Friuli, recintato con transenne anti-scavalcamento. I cani controllano anche le auto degli addetti ai lavori che hanno accesso alla cosiddetta zona rossa. I tornelli di filtraggio sono stati posizionati all’alba, più o meno di fronte alle rivendite dei biglietti per le partite dell’Udinese. A occuparsi del posizionamento di tornelli e barriere d’acciaio è un’azienda friulana, la Eps di Tavagnacco: «Siamo stati impegnati nella realizzazione del l’anello di sicurezza per i controlli all’esterno dello stadio - ha spiegato il referente dell’azienda, Luca Tosolini -. Siamo specializzati in attività di questo tipo, con esperienza pluriennale maturata durante eventi e concerti». La Eps, per il filtraggio degli accessi, sta schierando una ventina di collaboratori. Massima attenzione pure attorno all’hotel Là di Moret, lungo viale Tricesimo, scelto dalla nazionale di Israele come quartier generale per la trasferta udinese. Anche qui misure di sicurezza rafforzate e controlli di giorno e di notte.

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