Udine, 34 famiglie costrette a utilizzare le bombole del gas: le condotte del metano bloccate dalla burocrazia

Il caso di via Cormôr Basso: una battaglia che dura da sette anni e che, tra rimpalli di responsabilità tra enti, sembra giunta a un vicolo cieco, senza alcuna concreta risposta.
Non possono allacciarsi alla condotta del metano, come tutti gli altri vicini, in quanto la portata della rete è insufficiente, costretti così a utilizzare i bomboloni del gasolio con costi esorbitanti. È il caso di 34 residenti del complesso di alloggi “Borgo Aventino” in via Cormôr Basso 118-126 che non possono nemmeno accedere alle agevolazioni fiscali per chi si serve di gpl, previste da una legge nazionale. Una battaglia che dura da sette anni e che, tra rimpalli di responsabilità tra enti, sembra giunta a un vicolo cieco, senza alcuna concreta risposta.


«Un intervento oneroso
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La vicenda risale al 2010 quando il costruttore del complesso condominiale chiede all’Amga l’allacciamento al gas per dieci alloggi di nuova edificazione al civico 120. Due mesi più tardi l’azienda multiservizi risponde facendo presente che «la zona nella quale è in via di completamento il nuovo complesso residenziale è dotata di una condotta di gas metano di portata insufficiente».


Amga nella lettera dichiara che «per garantire il rifornimento richiesto è necessario il potenziamento della rete distributiva esistente, procedendo alla posa di una condotta gas di adeguato diametro». «Tale intervento risulta, però, oneroso», precisa l’azienda che tira in ballo a questo punto il Comune specificando che «non sono previsti al riguardo accordi con l’amministrazione e pertanto non è possibile definire le tempistiche di attuazione dello stesso».


Amga chiede quindi al Comune di esprimersi al riguardo e venti giorni più tardi arriva la risposta da parte del dirigente del servizi amministrativo e appalti che fa notare «l’assoluta mancanza di qualsiasi elemento oggettivo su cui poter fondare una eventuale valutazione di merito. Pertanto in assenza di ciò l’amministrazione non è nelle condizioni si potersi esprimersi sul punto».


L’interrogazione di Della Rossa

Passano sette anni e i condomini tornano alla carica. Vogliono il metano e non il gpl che ha costi decisamente superiori. Annapia Lunazzi, amministratrice del condominio non demorde e comincia a girare per gli uffici comunali per cercare una soluzione. Del caso si interessa anche il vicepresidente del consiglio comunale Franco Della Rossa (foto) che interroga la giunta “per conoscere se i residenti possono comunque usufruire della legge 488/99 che prevede agevolazioni fiscali a favore delle frazioni non metanizzate pur appartenendo a un comune metanizzato». Della Rossa fa presente che «sempre in via Cormôr Basso si sta edificando una nuova lottizzazione dove è previsto che vengano ad abitare altre 150 persone». «Anche in questo caso – aggiunge – c’è il rischio che non sia possibile avere allacciamenti».


Oltre il danno la beffa

Per accedere agli sconti bisogna compilare una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà in cui ogni condomino deve dichiarare che «la porzione di territorio presso cui è ubicato l’impianto da parte del comune metanizzato della zona climatica E è stata riconosciuta non metanizzata». Annapia Lunazzi chiede appuntamento per tre volte all’ufficio ambiente e alla fine riesce a prenotarsi.


«Ho chiesto di vedere la planimetria del Comune – racconta – e risulta che la zona urbanizzata e metanizzata comprende anche il complesso di Borgo Aventino. Risultato: la rete c’è, ma la portata è insufficiente, come già spiegava all’epoca Amga e ironia della sorta proprio perché l’edificio è compreso in una zona metanizzata i residenti non possono accedere alle agevolazioni fiscali». Insomma, un cane che si morde la coda o, per usare le parole dell’amministratore di condominio «oltre il danno c’è la beffa». La vicenda sembra essere arrivata a un punto morto.


Della Rossa spiega come «il rischio è che altri 150 nuovi residenti che si insedieranno nella nuova lottizzazione si ritrovino in futuro nella stessa situazione».


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