Udc, niente accordo e nasce “Nuova fase”

Partito diviso in vista del voto per la segreteria provinciale il 17 settembre Fallito il tentativo di un’intesa con Compagnon, parte la sfida di Anzolini
ANTEPRIMA Udine 25-11-2010 UDC
ANTEPRIMA Udine 25-11-2010 UDC

di Cristian Rigo

Il tentativo di accordo è fallito. E l’Udc rischia di presentarsi diviso in vista del congresso provinciale del prossimo 17 settembre. Da una parte l’anima dell’Udc che guarda al Terzo polo guidata da Fabrizio Anzolini, dall’altra quella più prudente, legata ancora a doppio filo al centro-destra, che fa riferimento al segretario regionale Angelo Compagnon e che in provincia punta alla conferma di Alessandro Tesolat. Operazione complicata dalle nuove indicazioni che arrivano da Roma: deputati e consiglieri regionali possono ricoprire incarichi di segreteria solo se raggiungono i due terzi dei voti congressuali, quasi un plebiscito. L’accordo quindi sarebbe stato indispensabile. E Anzolini si era detto disponibile a trovare un’intesa. Ma al momento le posizioni restano distanti. Tesolat ha chiesto un confronto programmatico per costruire un partito nuovo fatto dalla base e non dai vertici come vuole anche il segretario Compagnon.

La risposta di Anzolini non si è fatta attendere: un programma di sette punti aperto al confronto su internet e 1.800 lettere pronte a essere spedite a tutti gli iscritti. Il progetto si chiama “Nuova fase”, oggi è un sito internet, domani potrebbe essere una corrente. Che si prepara per andare alla conta. “Patto generazionale”, efficienza della politica, taglio dei costi della politica, maggiore apertura del partito alle donne e alla società civile, divieto del cumulo degli incarichi da parte degli amministratori pubblici e approfondimento delle nuove sfide del futuro, lavoro, immigrazione, politiche per la terza età e per l’ambiente. Queste le principali proposte del presidente provinciale dell’Udc, Anzolini, che spiega: «Il nostro Paese sta attraversando una fase di grave difficoltà: le famiglie e le fasce più deboli della società sono colpite da una durissima crisi economico-finanziaria. In questo momento alla politica si chiede serietà e concretezza. Il tempo delle divisioni pregiudiziali deve finire. E lo stesso vale per i personalismi e per le lotte interne ai partiti. È tempo di dare inizio a una nuova fase, nel segno della responsabilità». Anzolini, che da diversi anni fa coppia fissa con Maria Carolina Casini, figlia del leader del partito Pier Ferdinando, punta a unire il partito attorno a sette punti programmatici che intende proporre in sede congressuale. Per Anzolini si tratta «delle sette colonne portanti della nuova casa che intendiamo contribuire a costruire».

All’indirizzo internet www.nuovafase.blogspot.com, è dunque possibile leggere le proposte, ma anche intervenire e lasciare il proprio contributo su facebook e twitter. Quella di Anzolini è insomma una proposta “aperta”. «Nelle assemblee di settembre dovremo delineare le strategie per il futuro e i temi su cui concentraci maggiormente nei prossimi anni - dice -. In questo momento di grave emergenza non possiamo fare passi falsi, dobbiamo stringerci attorno ai nostri rappresentanti istituzionali e collaborare con loro. Penso in particolare al nostro assessore regionale Molinaro, ai consiglieri regionali Udc e al presidente della Regione, Tondo. È un momento di emergenza, dobbiamo produrre il massimo sforzo per contribuire con proposte realizzabili e di ampio respiro».

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