Uccellis, restauro nel caos Ditta contro la Provincia

UDINE. Fermo da mesi, il cantiere dell’educandato Uccellis non riprenderà il via prima dell’inizio dell’anno prossimo. A seguito del contenzioso in corso con l’impresa Temi di Pasian di Prato che sta preparando l’atto di citazione della Provincia in tribunale e la quantificazione dei danni, i tecnici di palazzo Belgrado hanno avviato le pratiche per giungere alla risoluzione del contratto e stimano «di affidare nuovamente i lavori non prima dell’inizio del 2013». Il prolungarsi della ristrutturazione però non mancherà di provocare più di qualche disagio visto che la scuola, con sede nel complesso tra le vie Giovanni da Udine e Santa Chiara, è costretta a prolungare la dislocazione di diverse aule nelle quattro sedi provvisorie (negli stabili delle vie Zugliano, Renati, Crispi e Diaz) e, per ospitare i convittori, a prorogare il contratto d’affitto del collegio Mander di via Deciani.
«E’ evidente che senza quegli spazi che contavamo di utilizzare in tempi brevi, siamo costretti a chiedere alla Provincia di sistemare e di accorpare il più possibile le sedi provvisorie, magari riducendo il numero» afferma la dirigente scolastica, Letizia Burtulo, consapevole delle difficoltà che deve affrontare ogni giorno nella gestione di un numero così elevato di sedi. Ma non solo, perché i problemi maggiori emergono nella gestione del convitto visto che, proprio a seguito dei lavori in corso, la preside non può utilizzare la parte destinata alla residenza dell’ex caserma dei carabinieri di via Gemona. Da qui la necessità di affittare l’intero collegio Mander di via Deciani. Non a caso la dirigente auspica che «ci sia un chiarimento quanto prima tra Provincia e impresa per accedere a quella parte di immobile il più presto possibile».
Come detto, alla base dei ritardi nella consegna dell’edificio ristrutturato c’è il contenzioso in corso tra l’impresa che ha appaltato i lavori, la Temi di Pasian di Prato, e la Provincia. La prima lamenta la mancanza di alcune indicazioni progettuali e per questo ha sollecitato la stesura di una perizia di variante, l’ente invece si dice certo della bontà del progetto originario. «I lavori non potevano proseguire come da progetto» sostiene il legale dell’impresa, l’avvocato Susanna Errera dello studio Marpillero, motivando così la sospensione dei lavori da parte dell’impresa decisa diversi mesi fa.
E visto che la perizia di variante continuava a tardare, la Temi lo scorso 6 giugno ha inviato a palazzo Belgrado una diffida concedendo alla stazione appaltante 60 giorni di tempo per «correggere il progetto non adeguato alla regolare esecuzione dei lavori». Da allora non è cambiato nulla tant’è che la Provincia resta sulle sue posizioni. Ecco perché, ieri, (i 60 giorni concessi alla Provincia sono scaduti lunedì scorso), il legale preparava l’atto di citazione in tribunale. «A questo punto - aggiunge l’avvocato Errera - non possiamo che constatare che gli adempimenti non sono stati sanati, la Temi si trova nella posizione di non poter fare nulla».
Il legale non ha alcun problema a riconoscere che, purtroppo, «chi non ha colpa deve subire i disagi provocati da questa situazione di stallo», chiaro il riferimento a studenti, genitori e al personale della scuola. Detto questo, però, si prepara a quantificare i danni. «L’impresa non ha potuto mantenere la produttività - aggiunge il legale - e per questo stiamo quantificando i danni che sono consistenti».
A questo punto, quindi, sarà il giudice a stabilire chi ha ragione e chi ha torto. Nel frattempo i tecnici della Provincia, come conferma l’architetto Sergio Contardo, hanno avviato la procedura di risoluzione del contratto. Il valore dell’appalto (il primo lotto è stato consegnato nel 2010) si aggira intorno ai 3 milioni di euro. Una volta chiuso il rapporto contrattuale con la Temi, sarà nuovamente affidato il cantiere che, come detto, prenderà il via all’inizio del 2013. I tempi non sono brevi perché per predisporre il nuovo appalto è indispensabile quantificare le opere eseguite e quelle da eseguire e rivedere il progetto di ristrutturazione dell’Uccellis.
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