Tutto esaurito negli asili nido comunali goriziani

GORIZIA. Si è conclusa la corsa alle iscrizioni per i posti disponibili previsti per l’anno 2014-2015 negli asili comunali (il periodo delle iscrizioni si era aperto il 7 gennaio) e ancora una volta il numero delle richieste ha largamente superato i posti disponibili: le domande di iscrizione pervenute sono state, infatti, ben 85 a fronte di 37 posti attualmente disponibili per il prossimo anno scolastico quando i tre asili comunali di Gorizia conteranno in tutto 125 piccoli alunni frequentanti, distribuiti su un totale di cinque sezioni.
A questo punto gli uffici comunali del servizi educativi stileranno un graduatoria per stabilire quali saranno i 37 bambini che potranno accedere ai tre asili direttamente gestiti dall’amministrazione municipale. Ogni anno, come ha sottolineato l’assessore al welfare Silvana Romano, si riscontra un apprezzamento unanime da parte della famiglie per le scuole dell’infanzia comunali confermato dall’elevato numero di genitori (85) che anche in questo inizio 2014 ha presentato domanda per iscrivere i propri figli ma per il 2014-2015 non era possibile aumentare i posti disponibili che al momento, come detto, risultano non più di 37.
I bambini che non troveranno posto negli asili comunali potranno comunque trovare una valida sistemazione negli asili statali oppure, se le famiglie lo vorranno, nei due asili privati gestiti dalle suore: la scuola dell’infanzia “Nostra Signora” di via Santa Chiara e l’asilo della “Ancelle di Gesù bambino” in piazza Divisione Julia.
Le iscrizioni riguardavano i bambini che compiono i tre anni di età entro il 31 dicembre di quest’anno. Da ricordare che le tre scuole dell’infanzia comunali sono “Il bosco incantato” di via Romagna che ha 50 piccoli alunni (2 sezioni con 4 insegnanti), la “Furlani” di via Gramsci con 25 posti (una sezione con 2 insegnanti), la “Clemente” di Corte Sant’Ilario con 50 bimbi (2 sezioni con 4 insegnanti).
Per la prima volta dal 2010 sono aumentare le rette, nell’ambito del rincaro generale delle tariffe per i servizi a domanda individuale in linea con il tasso di inflazione programmato: si parte da un minimo di 52 a un massimo di 114.20 euro al mese. La tariffa mensile a carico delle famiglie, comprensiva del servizio di ristorazione, è calcolata in base al reddito per fascia di indicatore della situazione economica equivalente Isee. (p.t.)
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