Tutti a 30 all’ora, sarà la Pordenone dei ciclisti

Sì alla richiesta di 476 cittadini: non si farà la strada, prevista 20 anni fa, tra via Volt de Querini, via Nuova di Corva e Santin

PORDENONE. Una città a misura di cittadino, che vuol dire per pedoni e ciclisti rispetto alle auto. Nessuna nuova strada, tante di quelle esistenti a 30 chilometri orari, accolta la richiesta di 476 cittadini (alla quale si erano uniti il Fiume, il Pd e Vivo Pordenone) di stralciare un’arteria a Borgomeduna. Il piano della mobilità sostenibile è approdato in commissione, nello specifico per l’analisi delle sette osservazioni, discussione che continuerà il 17 e, dunque, l’approdo in consiglio comunale slitta di qualche settimana.

Zona 30. La più corposa è l’osservazione dell’Ordine degli architetti, suddivisa in 13 punti. Sull’aspetto relativo alla prevenzione degli incidenti, a breve-medio termine, una serie di strade sarà transitabile a 30 chilometri orari, come già avviene nelle vie di Ragogna, del Fante, Rorai e Meduna. Si tratta delle vie Monte Rest, Baracca, Fermi, Zara, Villanova, del Troi, Pedron, Montello, Gemona, Stadio, Pedron, Borgo Casoni, Borgo Meduna, Julia, Nicoletta, Gramsci, Molinari, Cappuccini, Girolami, Revedole, laghetti Tomadini, Mameli, Mantegna, Murri, Vesalio, Mestre, Mantica Princivalle, oltre a centro storico, ring, zona ospedale, Borgomeduna e Vallenoncello. Via Piave sarà invece interessata da un maxi progetto di ristrutturazione, 2,2 milioni di euro. Sarà pedonalizzata, invece, l’area antistante la Santissima.

Parcheggi. Il movimento 9 dicembre libero, attraverso il presidente Alessandro Pisu, ha chiesto di trasformare i parcheggi di via Roma, Cossetti, Martelli e De Paoli da pagamento a disco orario per sostenere il commercio. La giunta è orientata a dare parere negativo, concordando con i tecnici che si tratta di materia che esula dal piano. Gli uffici comunali propongono, invece, un’area parcheggio laddove c’era un distributore di benzina in via delle Grazie e la creazione di un itinerario specialistico casa-scuola da via Stradelle sino a via Matteotti, utilizzando gran parte di tratti già esistenti.

Borgomeduna. Si va verso l’accoglimento della richiesta di 476 cittadini (e della maggioranza consiliare) di stralcio della nuova strada (prevista peraltro da oltre vent’anni e mai realizzata) tra via Volt de Querini, Nuova di Corva e raccordo all’altezza dell’hotel Santin.

«Soprassediamo», hanno spiegato i tecnici, ma lo stralcio sarà subordinato alla verifica della provata efficacia della bretella sud. E, proprio in funzione di questa, l’ufficio urbanistica chiede e ottiene di stralciare anche il nuovo raccordo tra via del Bosco e via Nuova di Corva, a Villanova. “Anello circolatorio”, in senso antiorario, tra le vie Concordia, Molinari e San Quirino, in zona casa dello studente.

I privati. La società il Maglio sas, attraverso il legale Sandra Tomadini, ha avanzato un’osservazione su due itinerari previsti dal progetto Pisus relativamente alla nuova ciclopedonale dal lago della Burida al parco Reghena e alla ciclopedonale verso i laghetti Tomadini a Torre. «Esulano dal piano», è il verdetto dei tecnici e, verosimilmente, si va verso il semaforo rosso. L’ingegner Alberto Scorrano ha proposto un collegamento diretto tra via Canaletto e la statale 13 utilizzando la rotatoria di via Prasecco e quella di via delle Acque. «É la soluzione meno impattante ed è interessante».

Gli architetti. Articolata l’osservazione avanzata, che ha assorbito gran parte della seduta di commissione. Verso il no alla ciclabile sulla Pontebbana, almeno in questo piano. Confermata l’imminente realizzazione della rotonda tra viale Venezia e via Montereale. Saranno diversi i parcheggi per bike sharing: oltre a quello della stazione e dell’università, arriveranno anche quelli della fiera, dell’ospedale e del centro Meduna, «zone ben collegabili al centro città». Confermato il doppio senso di viale Marconi.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto