«Turnover elevato e fisiologico nei grandi centri»

«Un turnover elevato, ormai fisiologico». Così Paolo Duriavig, segretario regionale Fisascat Cisl descrive la situazione nei centri commerciali del Fvg. «Il Città Fiera è quello che ha il tasso di occupazione degli spazi più alto – commenta –, maggiore anche rispetto al nuovo Tiare».
Ma la situazione non è così rosea nel resto del territorio regionale. «Il Fiera funziona probabilmente perchè può contare su un’ampia gamma di servizi tra banche, sale giochi, cinema e ristoranti che attirano gente. Segnali ben più gravi arrivano da altre realtà, dove i negozi aperti non occupano più tutto lo spazio a disposizione».
Basti pensare al centro commerciale Valli di Carnia, ad Amaro, a quello di Cassacco Alpe Adria semi deserto o, ancora, al centro commerciale Friuli, a Tavagnacco, dove il primo piano è ormai completamente libero. «Sono ormai mezzi vuoti – indica Duriavig – e questo è preoccupante. Bisognerebbe cercare di ripopolare questi spazi anzichè crearne di nuovi». Altrimenti i vecchi centri rischiano di diventare cattedrali nel deserto. «La verità – chiosa il segretario della Fisascat Cisl – è che l’offerta supera di gran lunga la domanda».
Il turnover, però, crea instabilità «perchè non garantisce un posto di lavoro stabile e quindi la sicurezza per i dipendenti. Al momento non abbiamo segnali gravi, ma bisogna attendere che finiscano le svendite per capire quali realtà chiuderanno i battenti e quali proseguiranno la loro attività».
Claudio Moretti, segretario Uiltucs Uil, non vede «operatori entusiasti». Si dice preoccupato «per le piccole realtà all’interno dei centri commerciali. La crisi è sempre più accentuata – sottolinea il rappresentante sindacale – e le famiglie stanno molto attente a come spendere il proprio denaro e quanto spendere. Tanti sono in cassa integrazione ordinaria e straordinaria, strumenti che sono ormai diventati all’ordine del giorno».
Il sindacalista si augura, infine, che «gli ammortizzatori per la cassa in deroga vengano nuovamente finanziato dallo Stato altrimenti – conclude Moretti – saremo in difficoltà». ©RIPRODUZIONE RISERVATA
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