Truffa della benzina Denunciati 2 gestori

La Guardia di finanza: rimborsi irregolari per oltre 100 mila litri di benzina Il “trucco” ha consentito di incassare 22 mila euro di contributi non dovuti
Di Cristian Rigo

Si facevano rimborsare dalla Camera di commercio migliaia di litri di benzina agevolata anche se in realtà i clienti l’avevano pagata a prezzo pieno. Così si intascavano il contributo riuscendo a truffare la Regione per migliaia di euro. Ma gli investigatori della Guardia di finanza di San Giorgio di Nogaro sono riusciti a scoprire il trucco e il pubblico ministero Claudia Finocchiaro ha chiesto il rinvio a giudizio per i gestori di due distributori di benzina, uno a Bertiolo sulla strada provinciale 95 al chilometro 11 più 740 e l’altro a Buttrio in via Nazionale 35, che adesso devono rispondere di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche e rischiano una pena che va da uno a sei anni di reclusione.

Secondo l’accusa il meccanismo utilizzato dai due legali rappresentanti era molto semplice. Dopo aver effettuato il rifornimento con la carta servizi del cliente che aveva diritto ad avere la benzina agevolata indicando il quantitativo di carburante effettivamente erogato, annullavano la transazione e ripetevano l’operazione con la medesima carta servizi indicando un quantitativo maggiore. Perché nell’arco di una giornata avevano la certezza che qualcuno avrebbe fatto benzina pagando a prezzo pieno. Così il quantitativo di agevolata segnato in più con la seconda transazione veniva utilizzato per chiedere rimborsi non dovuti. In alternativa se un cliente chiedeva solo quantitativi modesti di carburante agevolato poi veniva simulata un secondo rifornimento. I clienti dei distributori non erano consapevoli delle avvenute “doppie” strisciate delle tessere a microchip che consegnavano in buona fede ai gestori all’atto dei rifornimenti. Incrociando i tabulati acquisiti dalla Camera di commercio di Udine, con le dichiarazioni rese in atti dai clienti è stato possibile ricostruire perlomeno 1.900 erogazioni di carburante non regolari per oltre 100 mila litri, che hanno consentito agli autori della truffa di intascare indebitamente 22 mila euro.

In base alla ricostruzione dei finanzieri, Luca Blason di 35 anni, nato a Latisana ma residente a Talmassons, titolare dell’omonima società che gestisce una pompa di benzina a Bertiolo, avrebbe effettuato 1.702 operazioni di annullo o storno di rifornimento nel periodo compreso tra novembre 2011 e giugno 2013. Ogni giorno l’operazione si ripeteva almeno sette volte consentendo di chiedere il rimborso per 74.252 litri di carburante agevolato che in realtà gli inquirenti ritengono sia stato venduto a prezzo pieno. Così facendo si sarebbe fatto rimborsare dalla Camera di commercio 13.670 euro corrispondenti al contributo indebitamente versato dalla Regione.

Per quanto riguarda l’attività di Buttrio invece i finanzieri, che hanno effettuato perquisizioni e sequestri in entrambi i distributori, contestano a Emanuela Galiup, trentenne nata a Cividale ma residente a Buttrio, di aver effettuato 1.415 operazioni di annulli o storni e 310 di rifornimento multipli nel periodo tra giugno 2012 e giugno 2013. In questo modo avrebbe poi incassato il rimborso per 18.701 litri di carburante agevolato in realtà venduto a prezzo pieno incassando indebitamente 8.062 euro. L’avvocato difensore Roberto Mete ha però precisato che la sua cliente era all’oscuro di tutto: «Dimostreremo che non è stata lei a effettuare quelle operazioni di cui peraltro non sapeva nulla. L’impresa è a gestione familiare e lei non è l’unica a fare i rifornimenti, in ogni caso risarciremo i contributi non dovuti».

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