Truffa del condizionatore: lo “tradisce” il cellulare

Azzano Decimo, ventitreenne denunciato dall’Arma per una vendita fasulla sui siti on line. Incassati gli 80 euro del climatizzatore, era sparito senza mai inviare la merce

AZZANO DECIMO. I carabinieri della stazione di Rovigo hanno denunciato per truffa in concorso un ventitreenne di Azzano Decimo - F.M. le sue iniziali - e B.R., 55 anni, di Verona, entrambi già noti alle forze dell’ordine e con precedenti specifici.

I militari dell’Arma hanno scoperto che i due, in concorso tra loro, hanno circuito e raggirato gli utilizzatori del noto sito di annunci on line Subito.it, totalmente estraneo ai fatti.

Secondo quanto ricostruito, dapprima il veronese ha creato un annuncio di vendita di un condizionatore portatile sul sito. Immediato riscontro, l’interesse all’acquisto da parte di un rodigino di 25 anni.

Forse attirato dal prezzo vantaggioso di poco inferiore al centinaio di euro (la somma richiesta oscillava tra i 70 e gli 80 euro), ha telefonato al numero di cellulare indicato nell’annuncio. Ed è qui che è entrato in gioco l’azzanese: se annuncio e carta ricaricabile erano risultati riconducibili al veronese, il cellulare era invece intestato al giovane pordenonese.

Entrato in gioco, M.F. si è adoperato per contrattare la vendita e definire gli accordi relativi alla consegna. A tal punto, la vittima ha versato la somma pattuita su una carta prepagata ricaricabile intestata appunto al veronese.

Incassato il denaro, i due venditori si sono di fatto dileguati senza nulla inviare all’acquirente, al quale, dopo ripetuti e vani tentativi di ricontattare il recapito telefonico in suo possesso, altro non è rimasto che sporgere denuncia.

Gli investigatori dell’Arma hanno quindi sviluppato le indagini partendo dei flussi finanziari collegati all’acquisto. Gli accertamenti telematici e finanziari eseguiti dai carabinieri hanno permesso di risalire alle identità degli autori della truffa, con il conseguente deferimento all’autorità giudiziaria di Rovigo.

Sono in corso ulteriori accertamenti finalizzati a riscontrare se i due, sfruttando anche la diversa dislocazione territoriale chiaramente utilizzata per rendere più difficile il loro rintraccio e dissimulare il loro sodalizio criminoso, abbiano posto in essere ulteriori truffe.

A fronte di questa ennesima truffa informatica, i militari dell’Arma sottolineano di sempre prestare sempre la massima attenzione nelle compravendite on line, in particolar modo quando il venditore è un privato sconosciuto.

«Qualora si verifichino dei casi di frodi informatiche, anche per importi di modesta entità – raccomandano –, è opportuno denunciare quanto prima il fatto alle forze dell’ordine, affinché si possano tempestivamente avviare le indagini».

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