Truffa da 30 mila euro a una coppia

UDINE. Aveva prospettato ampi guadagni attraverso la gestione del bar Alexander di cui era titolare. Alla giovane coppia cui ha proposto l’affare (militare friulano lui, giovane madre di origine straniera lei) è sembrata una grande occasione. Invece ci rimisero 30 mila euro e oltre sei mesi di lavoro. È finita con una condanna a un anno di reclusione, 200 euro di ammenda e 40 mila euro di risarcimento la vicenda giudiziaria di Nunzio Nigro, 61 anni udinese accusato di truffa e condannato ieri dal tribunale di Udine.
La vicenda risale al giugno 2010, quando Nigro offrì alla donna di entrare in società e di rimpiazzare la sua precedente socia nella gestione dei bar in via Argentina. Un accordo cui aderì anche il compagno della donna. Lui stesso consegnò a Nigro 30 mila euro di cui 20 mila in contanti e 10 in assegni postali a garanzia del buon esito dell’affare.
Nel frattempo, Nigro fece sottoscrivere una scrittura privata alla donna per la costituzione della società Caffetteria Alexander. Convinta di diventare socia, quest’ultima ha lavorato fino all’aprile 2011 percependo solo mille euro, in attesa di formalizzare la costituzione della società. Alla fine si è capito che l’affare prospettato in realtà non si sarebbe mai concluso e che i soldi non sarebbero mai stati restituiti.
Così è partita la denuncia per truffa. Ieri l’udienza dinanzi al giudice Mariarosa Persico al quale il pubblico ministero Luca Spinazzé ha chiesto la condanna a un anno e 600 euro di ammenda per Nigro, assente in udienza. Ad assisterlo c’era l’avvocato Nicoletta Mancinelli che, eccependo sulla tardiva presentazione della querela, ha chiesto l’assoluzione dell’imputato.
Associandosi alle istanze dell’accusa l’avvocato di parte civile Davide Agosto ha chiesto un risarcimento di 44 mila euro, danni morali compresi. Da qui la condanna a un anno di reclusione, 200 euro di ammenda e 40 mila euro di risarcimento.(a.c.)
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