Troppi incidenti sulle montagne del Fvg: estate con 59 interventi per il Soccorso alpino della Guardia di finanza

Tra giugno e agosto sono state 72 le persone soccorso dai militari della Gdf

UDINE. Imprudenza, scarsa preparazione e sottovalutazione dei rischi. Sono queste le principali cause degli incidenti in montagna, rimasti una costante dell’estate anche nella nostra regione. Tra giugno e agosto, in particolare, i militari del Soccorso alpino della Guardia di finanza (Sagf) operanti in Friuli Venezia Giulia hanno eseguito 59 interventi di soccorso nelle aree montane delle Alpi Carniche, delle Dolomiti Pesarine e delle Alpi Giulie. Le persone assistite sono state in totale 72: 36 erano ferite a causa di cadute o altri incidenti occorsi durante le escursioni, mentre le altre sono state condotte in salvo illese.

Tra gli interventi più recenti, ricorda una nota del Sagf regionale, il recupero di due cittadini austriaci che, percorrendo l’Alpe Adria Trail, avevano smarrito la traccia del sentiero, finendo in un canalone profondo e scosceso e quello di una 21enne del Gemonese che, durante un’escursione alpinistica con il fratello 17enne sulla ferrata dello Spigolo Spinotti, aveva perso l’itinerario rimanendo bloccata in un ripido canalone. Tratti in salvo anche due turisti spagnoli che, durante un’escursione con il loro cane labrador, perdevano la via principale che sale dal rifugio Flaiban Pacherini, in direzione di forcella Fantulina Alta, si erano ritrovati in una zona molto impervia dove si facevano prendere dal panico.

Tutte le attività in questione sono state condotte in stretto raccordo con tutti gli attori coinvolti nel dispositivo di soccorso in ambiente montano, primo fra tutti il personale del Corpo Nazionale del Soccorso alpino e Speleologico della regione (Cnsas), con cui è in essere un apposito protocollo di collaborazione operativa sottoscritto lo scorso giugno.

In regione sono attive due Stazioni Sagf della Guardia di finanza, a Tarvisio e a Tolmezzo. I finanzieri in forza a tali reparti sono militari altamente specializzati che ottengono la qualifica di Tecnico di Soccorso Alpino dopo il superamento di rigorose prove selettive e di un impegnativo programma formativo presso la Scuola Alpina di Predazzo. Dotati di mezzi e apparecchiature sofisticati, non si occupano soltanto di soccorsi e di assistenza nei più importanti comprensori montani, ma sono chiamati ad operare interventi più complessi: valanghe e frane, ricerca di persone in zone impervie, ritrovamento di corpi senza vita o con lesioni gravi.

Proprio in tali circostanze, gli operatori del Sagf, in virtù delle qualifiche e attribuzioni di ufficiali e agenti di polizia giudiziaria, rappresentano un punto di riferimento anche per l’Autorità Giudiziaria, documentando quanto avvenuto sui luoghi teatro di incidenti e svolgendo le relative indagini in qualità di “polizia di montagna”. Nella loro attività quotidiana, unoltre, i militari del Sagf sono affiancati da unità cinofile da soccorso (3 quelle attualmente in servizio) tra cani antivalanga e cani per la ricerca in montagna.

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