Troppe parrucchiere a domicilio, l'appello dei professionisti: "Altissimo il rischio contagio, noi ci siamo per una consulenza telefonica"

Il pericolo di contagio può bussare alla porta e avere in mano spazzole e tinte per capelli. E a esporsi per primo è chi per una piega o un nuovo colore di capelli non esita a chiamare in casa parrucchieri o barbieri abusivi ma anche estetiste.
E così, oltre ai furbetti della corsa al parco o della passeggiata col cane a chilometri dalla propria abitazione, c'è anche chi lavora abusivamente a domicilio. L’allarme è quello dei parrucchieri professionisti delle province di Udine e Pordenone: “È pericoloso – dicono – rivolgersi a persone che vengono in casa. Possono essere veicolo di contagio. Non mettiamo a rischio la nostra salute e quella degli altri, rispettiamo tutti le regole”.
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Molte erano state le segnalazioni di questo tipo arrivate anche sulla scrivania del sindaco di Pordenone Alessandro Ciriani. «Ricevo segnalazioni di famiglie che accolgono in casa barbieri – afferma -, parrucchiere, estetiste, ovviamente in maniera abusiva». Si tratta di «irresponsabili per tre motivi: è proibito, è pericoloso, sono potenziali veicoli di contagio». Ciriani esorta a rispettare le regole: «Capisco che qualcuno vorrà fare Pasqua con la messa in piega e i capelli in ordine, ma sono prioritarie salute e prevenzione. Nessuno deve andare a casa di altri: si mette a rischio la propria salute e quella degli altri. Potrebbe trattarsi di spargitori sani e inconsapevoli del virus».
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