Tricesimo presto avrà la cittadella della salute

TRICESIMO. Cantiere aperto, a Tricesimo, per i lavori della “cittadella sanitaria”. Il nuovo centro per i servizi socio-sanitari e assistenziali sarà rivolto a un’utenza sovraccomunale, in quanto il complesso sarà attivo vicino al distretto sanitario che opera già nell’ambito dei servizi per il territorio.
Il progetto è nato per ospitare alcuni servizi al pubblico a carattere socio-assistenziale che sono già presenti, ma in contesti separati e, pertanto, non comodi nel loro utilizzo quali: Informalavoro, Vicini di casa, Sportello reddito base per la cittadinanza, Servizio di orientamento per i cittadini stranieri e Guardia medica notturna. Strategica la zona scelta, in quanto si tratta di un’area limitrofa al centro, che può essere raggiunta con facilità anche a piedi, trovando spazio su un terreno di oltre 4 mila metri quadrati di proprietà comunale, area visivamente delimitata dalle vie Giacomo Matteotti, del Maso e dei Carpini.
Facendo il punto sull’andamento dell’opera - come spiega l’assessore ai lavori pubblici Paolo Rossi - «il lavoro adesso è rallentato dalle intemperie, fra la neve e la pioggia cadute in questo periodo, visto che gli operai non possono lavorare sotto l’acqua. Comunque, sono già iniziati gli interventi per i muri perimetrali. Sono stati fatti i getti delle murature». In quanto ai tempi di realizzazione, Rossi assicura: «Salvo cause di forza maggiore, la struttura sarà praticabile entro la fine dell’estate».
L’intervento prevede un costo di 325 mila euro. I lavori in corso seguono altri definiti «preparatori» e che si sono resi necessari per liberare l’area dai giochi che saranno ricollocati successivamente. Alla direzione dei lavori c’è l’architetto Giancarlo Driulini che ha firmato il progetto esecutivo assieme a uno staff di professionisti, tra i quali l’architetto Ugo Tranquillini. Nella struttura tutte le funzioni saranno disposte su un piano unico che accoglierà quindi uffici, spazi di servizio, di distribuzione e locali tecnici. Qualora, poi, dovessero cambiare le necessità delle attività ospitate o le attività, le caratteristiche della struttura consentiranno di adeguarlo facilmente. Inoltre, l’atrio di ingresso collegherà i locali destinati ai servizi al pubblico con uno spazio adatto a riunioni e conferenze. «Un lavoro di interesse anche per altri Comuni, secondo le esigenze del Distretto - rimarca Rossi – e poi potremmo evitare l’utilizzo di casa Pellizzari, che adesso è in parte affittata dal Comune per alcuni servizi, con un risparmio per le casse municipali perché non sarà più una locazione ma, appunto, un fabbricato di proprietà».
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