Treno merci guasto, ferrovia in tilt

UDINE. Un merci si guasta e i collegamenti ferroviari restano quasi paralizzati per ore. Venti treni regionali, tre Intercity e tre Frecce hanno registrato ritardi fino a 60 minuti, altri due regionali sono stati addirittura soppressi prima di arrivare a destinazione: una “strage”. Tutti i treni in transito sulla Udine - Venezia o sulla Udine - Trieste ieri mattina tra le 6 e le 9.45 hanno accumulato ritardi più o meno gravi.
Inutile dire che i pendolari hanno dovuto fare i conti con una giornata di passione. Questa volta però Trenitalia ha comunicato quasi in tempo reale il guasto con il merci bloccato a Bivio d’Aurisina e i conseguenti ritardi, informazioni che sono state subito rilanciate sul blog e sulla pagina Facebook dei pendolari. Un primo passo apprezzato dagli utenti che forse ha consentito a qualcuno di rivedere in tempo l’organizzazione del suo spostamento.
«Certo - dice Marco Chiandoni dei pendolari - se ci fosse una pagina Facebook o un’applicazione ufficiale di Trenitalia Fvg con tutte le informazioni utili sarebbe molto meglio perché sarebbe molto più semplice raggiungere tutti gli utenti magari pubblicizzando anche il servizio nelle stazioni e sui treni. La Regione potrebbe inserirla tra le richieste in vista dell’assegnazione del servizio di trasporto su rotaia. Gli accessi registrati ieri sulle nostre pagine sono la dimostrazione del fatto che c’è la necessità di migliorare ancora la comunicazione».
Il tam tam sul web ha fatto emergere anche altre problematiche («Confermo - ha scritto un utente sul blog commentando la notizia del guasto -, il 20960 arriva ora a Cormons con 16 min di ritardo. È il quarto giorno lavorativo di fila che questo treno, molto usato da pendolari e studenti, arriva in ritardo»), ma in generale la situazione è migliorata come è stato evidenziato nell’ultimo confronto con la Regione e i pendolari (la puntualità entro i 5 minuti ha raggiunto in aprile l’indice del 95 per cento, nella prima quindicina di maggio è salita a 96,4 per cento mentre nel 2014 era dell’89,1 per cento), anche se i problemi ancora da risolvere non mancano.
«Questo guasto è la conferma - continua Chiandoni - che una rete troppo snella, senza deviatori che consentano di “parcheggiare” un treno guasto, come è quella tra Monfalcone e Trieste, è ad alto rischio». Come ieri, infatti, basta che un solo treno si guasti - in questo caso un merci che da Opicina doveva raggiungere Osoppo - per essere costretti a far viaggiare su un solo binario tutti i treni.
La locomotiva di soccorso inviata da Opicina ha consentito al merci di ripartire soltanto alle 9.45, quasi quattro ore dopo lo stop. «È un peccato - aggiunge Chiandoni - perché un solo guasto paralizza tutta la rete. Con la nuova direzione regionale delle Ferrovie, la collaborazione tra Regione e Trenitalia è più efficace e l’attenzione nei confronti degli utenti mi sembra migliorata». Ma i pendolari non intendono abbassare la guardia e aspettano di testare anche i nuovi treni Caf (Construcciones y Auxiliar de Ferrocarriles): i primi tre entreranno in funzione il 15 giugno ed entro settembre saranno utilizzati anche gli altri 5 che garantiranno 30 corse al giorno per circa 2.500 chilometri.
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