Tremila indiani Sikh in corteo per la festa del libro sacro

La colorata processione si è snodata dal tempio di Cecchini sino al centro di Pasiano. Dopo l’incontro col vescovo il saluto alla comunità: «Grazie per l’accoglienza»

Chiara Benotti

PASIANO. Tremila indiani Sikh in festa, ieri, a Pasiano per celebrare il Vaisakhi e dialogo ecumenico aperto: Jaspal Singh con la comunità orientale ha offerto un trionfo di fiori alla chiesa di San Paolo, dove hanno ricevuto il saluto del vescovo Giuseppe Pellegrini.

«Siamo grati – ha detto Jaspal Singh – di averci accolti trent’anni fa e siamo felici di vivere qui: in pace e in piena collaborazione».

Il “modello Pasiano” di integrazione funziona e il corteo colorato della comunità con il presidente Satwinden Singh Bajwa ha aperto la celebrazione del “Guru Granth sahib”, il libro sacro dei Sikh lungo le strade del centro e dal tempio in via Fermi.

«Festeggiamo con tanti amici e parenti in arrivo da Veneto, Emilia, Lombardia – ha spiegato Jaspal Singh – e la festa Vaisakhi ricorda la nascita del nostro culto nel 1699».

Il Nagar kirtan tra canti, preghiere, giochi e tradizioni del Panjab ha riempito le strade e parchi con inni sacri, sorrisi sotto il segno dell’accoglienza.

Strade decorate di fiori e giocolieri nella processione variopinta dai tradizionali abiti “salwar kameez” e degli uomini “sardar”, cioè i Sikh con barba e turbante. La festa ricorda la nascita della religione, secondo l’antico calendario, per ringraziare dei raccolti agricoli ottenuti.

«Siamo italiani con il cuore indiano – hanno spiegato in processione – che mantiene vive le nostre tradizioni. L’accoglienza e l’integrazione sono la priorità di migliaia di famiglie Sikh».

Al centro della processione a piedi nudi, che ha preso il via dal tempio Sikh di Cecchini verso il centro di Pasiano, il “Guru Granth sahib”: è il libro sacro, venerato come presenza viva, che ha attraversato le strade a bordo di un camion ornato come se fosse una strada di Delhi. «Il nostro messaggio è quello di pace per tutti – dicono i Sikh – con gli inni sacri kirtan e le preghiere».

Oltre mille residenti nel Friuli occidentale: tanti lavorano nelle fabbriche, alcuni sono imprenditori e la terza generazione ha laureati.

Lungo le strade l’ondata di tremila Sikh è stata coordinata dalle forze di polizia e dal servizio d’ordine organizzato dalla comunità indiana.

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