Tre serpenti in borsa, allarme in stazione a Sacile

La “denuncia” di un viaggiatore: arrivano le forze dell’ordine. L’uomo andava a Padova per scambiarli con altri allevatori

SACILE. Fermato in stazione a Sacile con un bagaglio a mano “ingombrante”: viaggiava con un boa e altri due serpenti in un borsone. Dopo la denuncia di un viaggiatore, sono scattati i controlli della polizia locale e dei carabinieri per il sacilese che non ama spostarsi da solo e porta con sé i rettili.

Dopo la segnalazione di un altro viaggiatore che si era incuriosito e allarmato sullo strano bagaglio, le verifiche degli agenti sono state sulla borsa in tela in juta che nascondeva a malapena una specie di teca. Dentro i tre serpenti erano controllati spesso dal proprietario. Destinazione Padova per tutti e quattro.

«I controlli mi hanno fatto perdere il treno: sono diretto a Padova per uno scambio di animali con altri allevatori». Era preoccupato sulle coincidenze perse a Mestre, il sacilese con la passione delle serpi che, alla fine delle verifiche delle forze dell’ordine, è salito sul convoglio successivo.

Al primo controllo, i documenti sono risultati regolari. «Il trentenne sacilese al momento dei controlli ha mostrato le certificazioni sul boa e gli altri due serpenti – hanno confermato ieri al comando della polizia locale in piazzetta Manin –. Stiamo continuando a verificare la provenienza degli animali e approfondiremo il caso». In stazione non c’è stato il sequestro degli animali. «Non c’erano i presupposti per un sequestro – hanno spiegato gli agenti coordinati dal comandante Stefano Antonel – e nemmeno una situazione di oggettivo pericolo».

Gli animali esotici devono possedere il certificato di provenienza e di importazione regolare.

Strani movimenti e contenuto originale: sul bagaglio con il boa e altre due rettili vivi si sono preoccupati gli animalisti. Serpenti, coccodrilli e camaleonti e altri esotici sono tutelati a livello internazionale e il sacilese rischia la denuncia per avere provocato stress animale. Viaggiare e passeggiava con il vistoso bagaglio sono presupposti capaci di infliggere una sofferenza ai rettili.

L’accusa per maltrattamento di animali è quella che potrebbe colpire il giovane appassionato di serpenti, con la diffida a portarli in giro nuovamente in tale modo. Le forze dell’ordine hanno aperto la fase di approfondimento e le associazioni di tutela ai diritti animali non lasciano perdere.

«A Sacile uccelli in gabbia – hanno lamentato gli animalisti liventini – e rettili chiusi in borsa: una vergogna».

«Flora e fauna da tutelare per non compromettere la biodiversità». L’undicesimo comandamento dei naturalisti di Sacile condanna le trasgressioni: se gli animali esotici non sono in regola si rischiano sanzioni amministrative e penali pesanti. La legge 2015 prevede multe da cinque a diecimila euro se nel bagaglio ci sono “merci” proibite.

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